Bologna: Approvato il Piano Territoriale Metropolitano

In vigore dal 26 maggio 2021, dopo un articolato processo partecipativo, è il primo in Italia.

lo scorso 12 maggio la Città metropolitana di Bologna, ha approvato il primo Piano Territoriale Metropolitano in Italia, al termine di un intenso percorso partecipativo partito nel febbraio 2020.

Il Piano Territoriale Metropolitano è uno strumento nuovo che raccoglie l’eredità del PTCP e disegna gli scenari di sviluppo della Città Metropolitana di Bologna.
L’obiettivo del PTM è un territorio sostenibile e resiliente, attrattivo, in cui la tutela dell’ambiente, la bellezza dei luoghi urbani e naturali, il lavoro e l’innovazione possono trovare una sintesi unitaria e propulsiva.

Il PTM rappresenta il punto di raccordo tra il Piano Strategico Metropolitano, cornice generale degli obiettivi da territorializzare, le scelte del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e gli impegni di sostenibilità della Carta di Bologna per l’Ambiente.

Cinque le sfide individuate dal nuovo strumento di pianificazione metropolitano: tutela del suolo (contrasto alla dispersione insediativa e salvaguardia gli ecosistemi), sicurezza (per le persone e per il territorio, considerando gli effetti della crisi climatica), inclusione e vivibilità (contrasto alle fragilità sociali, economiche e demografiche), attrattività sostenibile (rafforzare e qualificare in chiave sostenibile reti e nodi metropolitani per attrarre investimenti), Appennino, via Emilia e Pianura un solo territorio (coesione territoriale e fondo di perequazione).
Il percorso partecipativo, che ha tra l’altro previsto un apposito spazio web dedicato ptmbologna.it,, ha visto tre azioni distinte:

  • Una consultazione
    partita dal febbraio 2020, attraverso interviste ai 55 Sindaci e a oltre 250 Consiglieri del territorio metropolitano, con l’obiettivo di indagare sia lo stato dell’arte delle città, in termini di criticità e punti di forza, dinamiche sociali e vocazioni territoriali rispetto a temi della sostenibilità, attrattività e inclusione sociale;
  • La mappatura di attori e forme di attivismo e collaborazione civica
    cioè dei soggetti che si occupano dei temi strettamente connessi alle politiche che interagiscono con il Piano. La mappatura ha permesso di strutturare un database di comunità, rappresentanze e riferimenti che potevano collaborare nell’elaborazione del Piano e nella diffusione dei suoi contenuti. A tal fine, sono stati coinvolti 240 amministratori di tutti i 55 Comuni attraverso un questionario;
  • La fase di raccolta delle osservazioni alla prima proposta di piano attraverso un procedimento pubblico online, aperto da agosto ad ottobre 2020, che ha visto la partecipazione di Cittadini, associazioni, enti territoriali ed ambientali. 

Di questa ultima attività va rilevato che:

le osservazioni arrivate sono state 86: per il 44% da Comuni e Unioni, per il 30% da imprese singole o associate, per l’8% da associazioni di categoria e partecipate, per l’8% da cittadini singoli o associati, per il 3% da associazioni ambientaliste, per il 3% da ordini professionali e per il 2% da Consiglieri metropolitani.

Le 86 osservazioni sono state scomposte in 552 schede (più 50 schede ritenute non pertinenti con le competenze assegnate dalla legge al PTM) in modo da poter rispondere in modo più appropriato. Di queste l’81% sono state accolte (il 47% pienamente accolte e il 34% parzialmente) mentre il 19% non sono state accolte.

Le tematiche principali contenute nelle osservazioni riguardavano:

  • il Fondo perequativo metropolitano 
  • il sistema produttivo della montagna
  • la disciplina del territorio rurale

Terminata la raccolta e l’esame delle osservazioni presentate, tenendo conto anche degli esiti delle altre forme di consultazione già svolte, il Consiglio metropolitano ha adottato il Piano il 23 dicembre 2020.

Da gennaio a marzo 2021 si è svolto quindi un confronto con la Regione Emilia-Romagna per sancire la condivisione delle scelte e la convergenza delle strategie di pianificazione e ribadire la centralità del PTM nel quadro della pianificazione regionale.

A tal fine è stato approvato un accordo territoriale tra Città metropolitana e Regione Emilia-Romagna che attesta la piena coerenza tra il PTM e gli obiettivi della Legge urbanistica regionale, dando merito del percorso che ha condotto all’approvazione del Piano, e che ha visto il supporto della Fondazione di Innovazione Urbana per la sua realizzazione.  

Dopo tale iter, e l’approvazione in Consiglio metropolitano del 12 maggio scorso, il Piano Territoriale Metropolitano (PTM) è entrato in vigore a tutti gli effetti il 26 maggio 2021, con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale (BURERT).

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