Convegno online: “La scena che educa #change”
Se il teatro è ancora quel rito grazie al quale una società si reinventa e trasforma accettando i cambiamenti del tempo, delle relazioni e degli assetti, in che modo il teatro può entrare a scuola, luogo in cui la società si manifesta nella sua interezza e complessità?
Il convegno online La scena che educa #chance. Le pratiche teatrali nei contesti scolastici come forma di inclusione della disabilità, nasce dall’osservazione delle caratteristiche della scuola e dal riconoscimento delle possibilità che il teatro può offrire: in Italia infatti gli studenti e le studentesse in situazione di disabilità certificata (così come studenti e studentesse in situazione di fragilità dal punto di vista degli apprendimenti o dal punto di vista socio, economico e culturale) sono inseriti nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado. In che modo dunque fare teatro nei contesti scolastici può essere il motore di una rivoluzione culturale e sensibile? In che modo fare teatro può educare la comunità scolastica? E quale teatro? Di che professionalità c’è bisogno affrontare il teatro fatto per e con i più fragili? Di quali tecniche l’operatore teatrale ha necessità per affrontare un percorso che ha a che fare con la vita delle persone, con il loro cuore e i loro affetti? Quale corretto bagaglio di competenze umane e relazionali sono indispensabili per affrontare le tematiche più varie che nella scuola vengono accolte?
Queste sono solo alcune delle domande che Altre Velocità rivolgerà venerdì 10 dicembre alle ore 17.00, in diretta sulla pagina Facebook di Altre Velocità e sul canale YouTube di Altre Velocità, ad artisti/e, docenti, insegnanti, operatori e operatrici teatrali, educatori ed educatrici che quotidianamente si interrogano sul senso del proprio agire dentro e fuori la scuola.
Gli interventi andranno a comporre un mosaico variegato che infine verrà commentato da Dalila D’Amico, studiosa, il cui ascolto saprà “pizzicare” alcuni temi attorno ai quali aprire finestre di riflessioni e possibili sperimentazioni di pratiche quotidiane.
L'incontro sarà interpretato in LIS da Sara Pranovi e Luca Falbo.
Maggiori informazioni qui.
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