Dall’orto urbano alle Politiche ambientali condivise

A Trento, il rinnovo e l'ampliamento di un Patto invita a riflettere sul valore e l’importanza di politiche ambientali condivise e sulla rigenerazione degli spazi in chiave sociale di Pasquale Bonasora

L’orto come una piazza, uno spazio per coltivare relazioni. Questa l’idea alla base del patto di collaborazione “Orto Aperto” sottoscritto tra il Comune di Trento e un gruppo informale composto da alcuni amici, di cui ci parla Pasquale Bonora nell’articolo che Labsus ci propone questa settimana.

Un percorso avviato nel 2017 tra il Comune di Trento, l’Associazione Non Profit Network – Centro Servizi Volontariato e il Museo delle Scienze (Muse), i quali avevano sottoscritto un Patto di collaborazione per la realizzazione di un laboratorio partecipato “Orto come bene comune tra territorio e comunità”.

Da qui, dopo vari step, l’esperienza si è articolata ed affinata, facendo delle relazioni il nucleo centrale dell’evoluzione del progetto.

Partecipazione, formazione, cittadinanza attiva, educazione all’ambiente e alla sostenibilità, il patto collaborativo si è arricchito di anno in anno di nuove collaborazioni e competenze, allargando il proprio perimetro e facendo crescere nuove idee e proposte.

Ecco che l’orto diventa un luogo non solo di valorizzazione del verde ma anche di cultura, di produzione, di relazione sociale e apprendimento.

Se volete conoscere questa bella storia nel dettaglio, e le riflessioni che Bonora condivide, vi rimandiamo all’articolo integrale che allega, tra l’altro, anche i patti collaborativi sottoscritti.

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