Gruppo Psycovid pontino per il benessere psicologico di comunità
In questo articolo di Labsus , redatto da Cristina Leggio, un esempio concreto di Amministrazione condivisa.
All’inizio della pandemia dello scorso anno non esisteva un modello già sperimentato e in grado di far fronte ad un’emergenza di così vasta portata. Non esisteva a livello sociale, né a livello istituzionale né scolastico. Un modello che andava costruito rapidamente ponendosi come priorità l’accelerazione dell’evoluzione dal modello “isolato” della salute a quello multidisciplinare della cura.
Accrescere la resilienza della società attraverso la fiducia nella competenza delle comunità e sulle azioni corresponsabili di istituzioni e cittadini anche attraverso la messa in rete delle competenze pensando a questa integrazione in un’ottica futura, affinché sia efficace sul lungo tempo, sostenibile e sistemica.
Il lavoro di rete che si è proseguito a fare nei diversi territori, ha rappresentato dunque la strada maestra per diminuire le disparità e per la costruzione di una rete di presa in carico e di cura della comunità che veda istituzioni, cittadini e terzo settore alleati e “complici” sui valori.
Il gruppo Psycovid Pontino nasce a Latina durante i primi mesi di emergenza sanitaria del 2020, quando alcuni professionisti psicologi, psicoterapeuti e psichiatri del territorio si sono confrontati domandandosi cosa potessero fare per dare il loro supporto e contributo nel percorso di ripresa dall’emergenza.
L’obiettivo del gruppo è stato da subito quello di promuovere il benessere psicologico, consapevoli di quanto le preoccupazioni per la salute fisica unite al distanziamento sociale avrebbero potuto incidere sulla stabilità emotiva delle persone, incrementandone il disagio psicologico e lo stress emotivo. Con particolare attenzione verso le categorie di persone più fragili ed esposte.
Si pensi agli operatori socio-sanitari sempre in prima linea nel fronteggiare l’emergenza, con relativi carichi di tensioni e stress che inevitabilmente si ripercuotono nelle loro vite; ai bambini privati della loro vita relazionale, a favore di nuovi modelli “a distanza” senza la possibilità di scambio diretto con i propri pari; agli anziani e le persone che già prima della pandemia si trovavano in condizioni precarie, per problematiche economiche, di salute mentale, di disabilità.
Ciascuno ha vissuto un’esperienza unica che ha impattato sulla propria qualità di vita e sulla propria stabilità emotiva e psicologica.
Questi, alcuni dei presupposti con cui si è costituito, in forma volontaria e aperta, il gruppo di persone, che hanno scelto di mettere a disposizione della collettività le proprie competenze professionali e personali, con l’idea di agire sul territorio in modo diretto ed in continuo confronto con i servizi già esistenti, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle risorse individuali e collettive, quindi le capacità costruttive, la resilienza, le strategie di Coping funzionali per raggiungere e mantenere nuovi equilibri.
Il gruppo, che ad oggi è composto da 70 persone che lavorano sulle diverse fasce d’età con caratteristiche ed esigenze differenti (infanzia, adolescenza, maturità, senescenza), ha stilato un manifesto che contiene la propria visione della cura e l’obiettivo della costituzione di questa rete, per poi condividerlo con colleghi ed istituzioni invitando alla collaborazione.
Il gruppo Psycovid Pontino ha anche sottoscritto un Patto di collaborazione con il Comune di Latina per la costruzione della rete denominata #LatinaperLatina, messa in campo dalla comunità locale durante il periodo di emergenza. L’obiettivo condiviso è stato ed è quello di organizzare in modo competente ed efficace le risposte ai bisogni emergenti della comunità e la rete di solidarietà attiva sul territorio; diffondere con sempre maggiore capillarità le informazioni necessarie alla gestione dell’emergenza; intercettare, accogliere e indirizzare le esigenze dei cittadini e valorizzare la disponibilità e la solidarietà della città.