Huber: formare e accompagnare gli attori, sperimentare gli usi temporanei

La presentazione degli esiti del progetto

Lunedi 22 febbraio, a conclusione del percorso formativo HUBER, sono stati presentati gli esiti al comune di Ostellato e alle realtà associative e culturali del territorio comunale.

Gli Assessori regionali Barbara Lori e Paolo Calvano hanno aperto l’incontro esprimendo apprezzamenti per i risultati, non solo in termini dei contenuti oggetto del percorso formativo, ovvero relativamente al potere generativo del riutilizzo di contenitori dismessi e alla valorizzazione di beni pubblici, ma soprattutto sul metodo operativo proposto, che ha visto non solo la collaborazione trasversale dei diversi assessorati e dei rispettivi servizi (Qualità urbana, Patrimonio e Partecipazione), ma anche un  ricco e stimolante confronto tra i partecipanti alla formazione (funzionari pubblici, terzo settore e professionisti) e il territorio ostellatese.

I tre progetti nati dal percorso HUBER per la riattivazione della Villa Tassoni di Ostellato, particolarmente significativi per gli aspetti processuali più che per quelli formali, hanno di fatto evidenziato la rilevanza di temi quali  co-progettazione, misurazione degli impatti e costruzione di comunità attraverso la partecipazione, quali elementi fondamentali per la costruzione di processi di rigenerazione, soprattutto in territori penalizzati dalla loro posizione periferica, ma tuttavia  ricchi di potenzialità e vitalità pronte ad essere espresse.

Rivolgendo la loro attenzione all’empatia per i beni pubblici, questi percorsi possono difatti, e oggi ancor più, contribuire a rinsaldare le relazioni delle comunità[MC], e prefigurare quegli scenari futuri di rigenerazione (urbana e ancor più sociale) di cui tanto si sente il bisogno: questioni per altro oggetto di qualificazione dell’operato di questa giunta regionale.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’Amministrazione comunale che, nelle parole del sindaco Elena Rossi in chiusura dell’evento, ha sottolineato come le sollecitazioni ricevute saranno raccolte come stimolo per passare dalla simulazione all’azione, verificando la possibilità di dare concretezza a possibili prefigurazioni future.

Ciò costituirebbe naturalmente uno degli obiettivi prioritari del progetto HUBER; e nell’attesa di possibili ulteriori sviluppi le riflessioni maturate saranno riprese dall’Hub Usi Temporanei, con i servizi coinvolti della Regione Emilia Romagna in collaborazione con gli ideatori/attivatori del progetto HUBER (Planimetrie Culturali, Collettivo Amigdala, Officina Meme Architetti, le associazioni Spazi Indecisi e Il Palloncino Rosso e lo Studio Performa A+U) per la formulazione di linee guida e strumenti a supporto di amministrazioni e professionisti impegnati in percorsi simili.

Approfondimenti

Il Progetto Huber

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