L’innovazione sociale e la capacitazione personale
Periodicamente Labsus offre ai propri lettori, la segnalazione di ricerche o tesi di laurea che hanno trattato studi su Beni Comuni, patti collaborativi o esperienze laboratoriali particolarmente significative.
Il portale ha infatti un’area dedicata, la Sezione Ricerche, che offre un interessante valorizzazione ai tanti giovani neolaureati che si sono appassionati alla materia e che, con i loro elaborati, ci mostrano angolazioni di lettura spesso molto originali.
E’ il caso del Dott. Danilo Ferrante che con articolo introduttivo da lui stesso curato, ci presenta la sua tesi di laurea triennale, conseguita all’Università degli Studi di Roma ”La Sapienza”, dal titolo “Innovazione sociale e capacitazione personale“.
E’ particolarmente interessante che nel lavoro, l’autore, dopo aver definito i due macro-concetti della capacitazione personale e dell’innovazione sociale, analizzi lo strumento del Community Lab promosso dalla Regione Emilia-Romagna e la sua implementazione, per la definizione di un progetto realizzato nei comuni dell’Unione della Bassa Reggiana.
Il Community Lab è un metodo di formazione per sperimentare forme di partecipazione attiva dei cittadini: consiste nell’analisi partecipata di contesti locali e di casi concreti, dove la risposta ai bisogni della comunità è stata fornita in modo co-progettuale da operatori, cittadini, volontari.
Il metodo, applicato in più di 20 territori della Regione Emilia-Romagna a partire dal 2012, si fonda sullo sperimentalismo, cioè sulla consapevolezza che nella fase storica in cui viviamo è necessario innovare le istituzioni a partire da sperimentazioni consapevoli, monitorate, accompagnate. Di fatto: mettere al centro le sperimentazioni e farne un sistema di apprendimento collettivo.
Nell’articolo Ferrante offre uno spaccato sia sugli obiettivi del metodo che approfondimenti rispetto al percorso storico e al suo sviluppo, offrendoci una anatomia dello strumento e dei concetti teorici su cui poggia. Non mancano la correlazioni dei principi enunciati con declinazioni sperimentali, tra cui il percorso “Contaminazioni resilienti per un New Deal digitale” dell’Unione Bassa Reggiana di cui il neo laureato ci fornisce anche gli effetti spin-off generati: dall’innovazione sociale della digitalizzazione dei beni comuni e la concretizzazione di nuovi patti, dell’aumento del capitale sociale e dell’avvicinamento delle pubblica amministrazione ai cittadini.