Percorsi di secondo welfare: come le biblioteche possono diventare nuove infrastrutture di coesione sociale ?
Vi proponiamo la lettura di un interessante iniziativa pubblicata su “Collaborare e Partecipare” di Percorsi di secondo welfare, curata dagli esperti di Pares, con l’intento di offrire a policy maker, community maker, attivisti e consulenti, uno spazio per confrontarsi, condividere strumenti e apprendere a partire da esperienze concrete di collaborazione e partecipazione.
Si tratta della proposta di un percorso di ricerca-azione partecipata sul futuro delle biblioteche in Italia.
Le biblioteche sono sempre state e continuano a essere, secondo gli autori Graziano Maino e Lorenzo Bandera, un punto di riferimento urbano: spazi di incontro, di novità e di cultura, ma anche luoghi di socialità.
Le trasformazioni che rapidamente investono la nostra società contemporanea chiedono alle biblioteche di rinnovarsi per divenire, ad esempio, veri e propri hub di comunità.
Trasformazioni culturali, evoluzioni tecnologiche e tensioni sociali di vario genere costituiscono infatti fattori di pressione che inducono a riconsiderare i modelli operativi delle biblioteche e a promuovere innovazioni negli interventi.
Nei Paesi dell’Europa del Nord, sottolineano gli autori, sono già in corso processi di ripensamento del ruolo affidato alle biblioteche (Seismonaut and Roskilde Central Library 2021) e alle biblioteche è stato chiesto di essere alleate di politiche di integrazione e di svolgere la funzione di hub socio-culturale nell’ambito di strategie di coesione che mirano a rendere le città più attente, aperte e inclusive.
Verso biblioteche pubbliche come incubatori socio-culturali ?
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