Tam Tam: progetto di architettura temporanea a Firenze

Identità agli spazi pubblici grazie a partecipazione e riciclo

Tra le tante esperienze che hanno declinato partecipazione ed urbanistica, ci sembra interessante segnalare il progetto realizzato lo scorso anno nel quartiere Sorgane, alla periferia di Firenze nato dalla collaborazione tra il Comune ed Nd  Studio, un gruppo di giovani professionisti che si è contraddistinto nello sviluppo di progetti di Architettura e Design human-scaled, basati su principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale.

Il progetto, denominato Tam Tam (Temporary Archtecture Module), aveva l’obiettivo di rigenerare uno spazio pubblico nel quartiere Piazza Istria, coinvolgendo i cittadini in un ruolo attivo/creativo sulle possibilità di utilizzo e valore sociale.

Ne è scaturito un interessante percorso partecipativo che si è snodato da febbraio a settembre 2020, partendo dall’idea di "incentivare l'azione dei cittadini al riuso, stimolare una diffusa creatività individuale e collettiva e sensibilizzare una visione dello spazio inteso come bene comune di cui avere cura sia come fruitori che come artefici".

Dopo alcuni incontri, finalizzati a spiegare la filosofia del progetto, si è proceduto con l’installazione di dispositivi architettonici temporanei con sedut,e integrate con vasche verdi, altalene, dondoli, alberi e giochi da tavolo. Sono poi seguiti, tra giugno e agosto 2020, alcuni laboratori partecipati che hanno trasformato la piazza secondo un processo adattivo; un meccanismo sperimentale basato sul sistema di feedback dei cittadini, in grado di far evolvere e indirizzare il progetto a seconda delle suggestioni ricevute nel tempo e tenendo altresì conto dei problemi legati al contesto, in questo caso anche dei problemi connessi all’emergenza covid.

Questo si è reso possibile utilizzando moduli funzionali agilmente movimentabili – realizzati con materiali ed elementi costruttivi standard e industriali, che non vengono mai inchiodati o imbullonati e che una volta smontati possono essere riutilizzati, restituiti (in questo caso si è trattato di un noleggio) o rivenduti a un prezzo scontato al fornitore, o ancora rimessi in vendita sul mercato dell’usato, nell’ottica del minimo impatto ambientale.

Nei quattro mesi della durata dell’installazione, i moduli sono stati spostati componendo, scomponendo e ricreando configurazioni spaziali sempre diverse che hanno valorizzato il protagonismo degli abitanti del quartiere, permettendo di sperimentare la disposizione più utile e gradita a tutta la comunità.

A chiusura dell’iniziativa, fine settembre 2020, è stato consegnato un report al Comune di Firenze, che potrà utilizzarlo per studiare interventi definitivi sulla piazza, alla luce delle impressioni/soddisfazione degli stessi cittadini, evitando lo spreco di risorse e materiali.

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