“Frammenti”: il Sud del mondo raccontato con gli scatti di Stefano Glinianski

Il 19 gennaio la presentazione del libro e l’inaugurazione della mostra fotografica presso l’Assemblea legislativa

Giordania, Libano, Israele-Palestina, Kenya, Mozambico, Tunisia ed Egitto. Medio Oriente e Africa sono i territori presenti nelle immagini di Frammenti, la raccolta fotografica di Stefano Glinianski, direttore dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) del ministero degli Esteri e consigliere della Corte dei conti Sezione Autonomie.

Giovedì 19 gennaio, dalle 10.30 alle 13.00, presso la Sala polivalente G. Fanti dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna di viale Aldo Moro 50, verrà presentato il volume che contiene gli scatti realizzati durante le varie missioni effettuate negli ultimi anni nel Sud del mondo. Contestualmente si terrà l'inaugurazione della mostra fotografica dei progetti della Cooperazione Italiana nel mondo, già visitabile dal 16 gennaio al 24 febbraio.

Dopo i saluti di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea, Igor Taruffi, assessore al Welfare, politiche giovanili e montagna, e Giandomenico Tomei, presidente UPI Emilia-Romagna, è in programma l’intervento del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana.

Dialogano con l’autore Tommaso Miele, presidente aggiunto della Corte dei conti e presidente della Corte dei conti Sezione giurisdizionale Lazio, Luigi Balestra, docente dell’Università di Bologna e componente del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, Brunella Bruno, Consigliera di Stato, Luca Maestripieri, direttore dell’agenzia italiana per la Cooperazione e lo sviluppo – AICS, e Aristide Police, docente dell’Università di Roma. Modera l’incontro la giornalista Rai Laura Pintus.

I proventi derivanti dalla vendita del volume saranno destinati alle iniziative della Comunità di Sant’Egidio nei Paesi visitati dall’autore, in particolare per la registrazione anagrafica dei bambini, la cura dell’AIDS in Africa, i corridoi umanitari per i profughi della Siria e dei Paesi in guerra.

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