Contrastare la povertà educativa attraverso il digitale: riparte TOP

In Lombardia un progetto che pone la partecipazione al centro della sua azione

Coinvolgere studenti universitari per aiutare giovani ragazzi in difficoltà nello studio e nelle relazioni, contrastando le conseguenze della pandemia sulla loro socialità e la capacità di apprendimento. È questo l’obiettivo di TOP – Tutoring Online Program, programma promosso dall’Università Bocconi e dall’Università di Harvard nell’ambito del LEAP – Laboratory for Effective Anti-poverty Policies della Bocconi), con la collaborazione dell’Università Bicocca ed il sostegno della Fondazione Cariplo.

Una esperienza di cui ci parla in maniera approfondita un articolo di Secondo Welfare, e che dopo una positiva sperimentazione effettuata nel 2020 in pieno lockdown, per il 2022 allarga il suo raggio di azione.

L’idea si basa sull’organizzazione di un tutoraggio effettuato grazie a partecipazione volontaria di 2.500 universitari che faranno da tutor ad altrettanti studenti della scuola secondaria di primo grado del territorio lombardo e delle province di Novara e Verbania. I ragazzi, selezionati tra quelli segnalati dagli insegnanti, verranno così supportati nello studio di una o più materie (tra matematica, italiano e inglese). 

l passaggio alla didattica a distanza imposto dalla pandemia da COVID 19 non ha infatti garantito gli stessi standard di efficacia dell’insegnamento in presenza, esasperando i divari esistenti nell’accesso all’istruzione e creandone di nuovi. La povertà educativa ha investito in particolar modo i minori più fragili, facendo emergere anche il fenomeno del Digital divide e provocando una grave perdita di conoscenze e competenze negli studenti, il cosiddetto learning loss, confermato anche dai risultati dei test Invalsi 2021. Tali dati evidenziano oltretutto che le difficoltà aumentano per gli studenti con uno status socioeconomico e culturale (ESCS) basso o medio basso.

Anche per contrastare quindi la differenza tecnologica a disposizione delle fasce più povere della popolazione, il progetto è stato integrato dalla distribuzione di pacchetti digitali (computer e connessione dati).

Il tema di come abbia inciso il digital divide sugli studenti e sulla popolazione in generale durante la pandemia, è stato oggetto di interventi specifici anche da parte della Regione Emilia-Romagna sia attraverso l’assegnazione di PC e strumenti informatici e voucher per l’accesso ad internet, che con uno specifico bando, volto a finanziare, tra le attività a vantaggio di adolescenti e preadolescenti, la promozione di forme aggregative e sostegno scolastico per contrastare l’abbandono degli studi e prevenire il disagio sociale.

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