Giovani e Partecipazione. Ecco il decalogo Youz

Dieci le proposte di ragazze e ragazzi che la Regione si impegna a realizzare

E’ un ribaltamento di paradigma il percorso partecipativo che il Presidente Stefano Bonaccini e la Vice Presidente Elly Schlein hanno voluto adottare per impostare le future politiche giovanili della Regione Emilia-Romagna.

Le nuove Linee Guida dell’Ente saranno infatti redatte, partendo proprio dalle tante suggestioni e proposte nate dal Forum dei ragazzi e delle ragazze, un progetto innovativo e trasversale, che ha dato spazio e ascolto ai giovani, rendendoli protagonisti del proprio futuro.

Un percorso partecipativo vero e proprio che ha visto l’apertura di una piattaforma dedicata e che da giugno a novembre 2021 ha coinvolto in 11 tappe - da Piacenza a Riminioltre 2mila ragazze e ragazzi emiliano-romagnoli under 35.

Il processo, partendo dal basso, ha fatto emergere tantissime idee e piste di lavoro che hanno ora trovato una prima sintesi nel decalogo YOUZ approvato dalla Giunta regionale. Si tratta di progetti che spaziano dalla mobilità sostenibile alla transizione ecologica, dai nuovi lavori a startup innovative, dalla cultura a volontariato e diritti. Tra le proposte anche la necessità di supporto psicologico, per far fronte in modo strutturato a bisogni e disagi che la pandemia non ha fatto altro che acuire.

Dieci le proposte selezionate in quattro aree d’azione: supporto psicologico, competenze, cultura e creatività, transizione ecologica (green).

Si affiancano a questi investimenti, altri 2 milioni di euro, per il finanziamento di progetti delle singole realtà giovanili, anch’essi decisi direttamente dai ragazzi e frutto di linee condivise nel Forum YOUZ. Tre, in questo caso, le azioni previste:

·      bandi per spazi che promuovano il loro protagonismo e la loro autonomia;

·      iniziative dei ragazzi su ambiente, cultura, LGBTIQ, aggregazione, inclusione, lavoro, sport, autoimprenditorialità, digitale;

·      azioni di collaborazione che coinvolgano la Rete Informagiovani e i Centri per l’impiego, con l’obiettivo di ridurre la quota di NEET, i giovani che non lavorano né studiano.

Infine, come illustrato durante la conferenza stampa da Bonaccini e Schlein, alle risorse dedicate dalla Regione Emilia-Romagna per incentivare il protagonismo dei giovani, si prevedono investimenti ulteriori attraverso i fondi Next Generation Eu, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), i Fondi strutturali e piani integrati regionali: Patto per il Lavoro e per il Clima, Programma di mandato, Strategia Regionale per lo Sviluppo sostenibile Agenda 2030.

Un’attenzione importante quindi, che da un lato servirà a recuperare i gap ampliati dalla pandemia e dall’altro cercherà di rendere i giovani parte attiva nello sviluppo del territorio e artefici del loro futuro.

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