Patti educativi di comunità: ascolto attivo e partecipazione degli studenti e delle studentesse

Focus su Percorsi di Secondo Welfare

Percorsi di Secondo Welfare ha recentemente pubblicato sul proprio sito un articolo Patti educativi di comunità: riflessioni su obiettivi, governance e composizioni che approfondisce un tema molto attuale nel dibattito pubblico sulle necessità emerse a seguito della pandemia.  

In breve, i Patti educativi di comunità, introdotti con il Piano Scuola 2020-2021, sono una particolare tipologia dei Patti di collaborazione e nascono per far fronte ai bisogni dei cittadini e delle cittadine in una prospettiva partecipata di sussidiarietà orizzontale.   

L’articolo pone a centro alcune importantissime questioni emerse dal workshop “Diritto all’istruzione, disuguaglianze educative e partecipazione”, organizzato da Action Aid e UdS -Unione degli Studenti a fine novembre 2021.  

All’iniziativa hanno partecipato numerosi soggetti che si occupano di scuola, per confrontarsi sulle sfide e le opportunità che lo strumento del Patto consente alle comunità scolastiche, ma non solo, per identificare priorità comuni utili a promuovere eventuali azioni da sviluppare nel prossimo futuro. 

Il workshop si è articolato in due giornate, il 26 e 27 novembre 2021. Nel corso della prima giornata sono stati realizzati dei lavori di gruppo che hanno permesso di individuare alcune priorità comuni per diverse realtà attive nel campo della scuola e non solo; nella seconda giornata è stato presentato quanto è emerso dalla discussione.   

Tra i temi prioritari emersi: il bisogno di ascolto e partecipazione degli studenti e la promozione di un’educazione inclusiva, basata sull’ascolto attivo degli studenti e sull’effettiva implementazione delle loro richieste, al fine di sostenerne il potere decisionale.  

Per questa ragione, la scuola non dovrebbe focalizzarsi esclusivamente sulla valutazione dei rendimenti, ma piuttosto costituirsi come luogo di benessere, in grado di sostenere il dialogo intergenerazionale e di fungere da palestra per l’esercizio della democrazia. A questo fine, andrebbe riconosciuta la centralità della componente studentesca (rispetto alla sua rappresentanza e ai suoi bisogni) e andrebbe promossa la co-progettazione di un nuovo modello di didattica partecipativa. 

Il dialogo proseguirà dietro espressa sollecitazione di Unione degli Studenti, che ha invitato a partecipare e co-progettare gli Stati Generali della scuola che si svolgeranno il 18-20 febbraio a Roma. L’occasione sarà un momento fondamentale di presentazione alla politica di concrete richieste di cambiamento. 

Buona  lettura !! 

 

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