Progetto Cheap: call for artists 2022

Il progetto di public art fondato da sei donne nel 2013

È il fuoco, il tema della nuova call for artists di Cheap, progetto di public art che ogni anno popola le bacheche sparse per il comune di Bologna con una selezione di manifesti disegnati in ognuna delle precedenti edizioni.

Attraverso queste opere, affisse nelle strade, Cheap dialoga con i e le passanti su elementi puntuali della sua riflessione artistica e sociale.

La scadenza del bando è il 7 luglio 2022.

La call è aperta a tutti e tutte coloro che vogliono proporre progetti di Poster Art da affiggere nello spazio pubblico. La partecipazione è gratuita e può avvenire singolarmente o in gruppo (collettivi artistici, studi grafici…).

Per partecipare è necessario compilare il form e scaricare il modello per presentare il proprio elaborato grafico. Sono consentite diverse tecniche per realizzare le opere: grafica vettoriale, illustrazione, fotografia, collage digitale o manuale.

I nomi dei vincitori e delle vincitrici saranno resi noti a 30 giorni circa dal termine della chiusura dell’open call, attraverso la loro pubblicazione in un’apposita sezione del sito e sui canali social di Cheap Street Poster Art.

Cheap è un progetto di public poster art nato a Bologna nel 2013; concepito inizialmente come rassegna annuale, dopo cinque edizioni l’organizzazione ha scelto di slegarsi dal formato festival per esplorare nuove possibilità più vicine alla sua identità.

Da sempre incentrato su temi politici declinati attraverso il filtro artistico, Cheap ragiona - sull’impermanenza della carta e dell’atto di affissione nello spazio pubblico, - trasformando le strade in gallerie d’arte per i passanti e le passanti. 

Post, reclaim, sabotage, frammento / unità, disorder sono alcuni dei temi lanciati nelle call precedenti.
Insieme alla selezione dei lavori degli artisti, Cheap ha avviato da anni collaborazioni con teatri, artisti, festival e collettivi come Fuck stigma,  ARTivisti contro la sierologia in occasione del World AIDS day del 2021; o la campagna “Ringrazia una femminista”, in collaborazione con la School of feminism, per diffondere nelle sue bacheche lavori di arte pubblica.

 

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