Transizione ecologica e contrasto alle diseguaglianze. La Strategia regionale per l’Agenda 2030
Ambiente e transizione ecologica. Lotta alle disuguaglianze sociali, economiche, generazionali, di genere e territoriali. Diritti e lavoro di qualità. Salute e reti sociali. E ancora, più attenzione ai bisogni dei giovani e delle donne.
Sono solo alcuni degli impegni che si è data la Regione Emilia-Romagna, assumendo tutti i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile indicati dalle Nazione Unite nel suo programma d’azione globale, per costruire la propria Strategia regionale di attuazione dell’Agenda 2030, a partire dalle specificità del territorio e in coerenza con il progetto di rilancio e sviluppo sostenibile delineato con il Patto per il Lavoro e per il Clima.
Temi al centro del convegno “Accompagnare le transizioni, contrastare le diseguaglianze” organizzato dalla Regione, che si è svolto questa mattina a Bologna al Centro Arti e Scienze Golinelli, al quale sono intervenuti anche il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, il presidente della Regione e la vicepresidente con delega al Contrasto alle diseguaglianze e all’Emergenza climatica.
Importanti contributi sono arrivati da autorevoli esperti e stakeholder in ambito ambientale, sociale, economico e istituzionale; dai rappresentanti degli Enti firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima e da alcune realtà del territorio che già realizzano progetti declinati sulla strategia regionale dell’Agenda 2030, in particolare in ambito sociale, agricolo e ambientale.
Oltre all’intervento di Jeffrey Sachs, Presidente del UN Sustainable Development Solutions Network, UN SDG Advocate e Direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University.
Per il presidente e la vicepresidente con la Strategia regionale Agenda 2030 la Regione Emilia-Romagna offre il proprio contributo alla sfida epocale lanciata dall’Unione Europea e trasferita agli Stati membri e alle Regioni per un’Europa moderna e solidale, resiliente e sostenibile. Un documento che, partendo dal Patto per il Lavoro e per il Clima, stabilisce impegni e responsabilità condivisi, rispetto ad un percorso comune finalizzato a migliorare la qualità della vita delle persone e del pianeta.
La Regione vuole costruire il futuro sostenibile del territorio e della comunità rafforzando le reti di relazioni tra tutti i soggetti, istituzionali e no, con cui condividere la complessità insita nel cammino della sostenibilità e la visione del Piano di Azione globale Onu, perché il futuro è una costruzione culturale e collettiva.
Al centro del convegno il confronto, anche con Regioni europee ed Italiane impegnate sull’Agenda 2030, sul documento regionale elaborato con il supporto dell’Alleanza italiana per lo sviluppo Sostenibile (ASviS), che delinea il futuro del territorio emiliano-romagnolo e costituisce il contributo dell’Emilia-Romagna all’attuazione del programma Agenda 2030 per le Persone, il Pianeta, la Prosperità e la Pace, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Tra i temi del dibattito, lo sviluppo fondato sulla sostenibilità, nelle sue componenti inscindibili - ambientale, sociale, economica e istituzionale - e sui principi di universalità, integrazione, partecipazione e inclusione sociale.
In particolare, il progetto regionale declina e localizza il piano d’azione delle Nazioni Unite, individuando circa 100 obiettivi qualitativi e i primi target quantitativi da raggiungere entro il 2025 e/o il 2030; introduce inoltre un sistema di misurazione che permette di monitorare il posizionamento dell’Emilia-Romagna rispetto alle sfide globali e valutare l’impatto delle politiche regionali, consentendone quindi la rimodulazione, se necessario, per raggiungere gli obiettivi definiti.
Per garantire la massima partecipazione sia nella fase di monitoraggio della strategia che nella sua attuazione, è stato istituito il ‘Forum per la Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile’ ed attivato il processo partecipativo Strategia Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sulla piattaforma di e-democracy ’PartecipAzioni’: un canale di ascolto e confronto che consentirà di aderire al ‘Forum Agenda 2030’ e presentare proposte concrete di informazione e comunicazione sul percorso di sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna.
Tutte le istituzioni, forze sociali e associazioni già partecipanti a Forum, Reti e Tavoli attivi sul territorio e impegnati a vario titolo nell’attuazione della Strategia regionale dell’Agenda 2030 sono invitati a partecipare alla prima fase della consultazione, rispondendo ad un questionario online (aperto fino al 20 luglio 2022), finalizzato ad acquisire proposte e azioni per favorirne la diffusione e conoscenza.
Il Forum Agenda 2030
La Strategia regionale Agenda 2030 ha istituito il “Forum per la Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, basato sull’ integrazione di esperienze partecipative regionali già affermate o in corso. Il Forum coinvolge le altre amministrazioni, il partenariato economico e sociale, le imprese e la società civile. Promuove inoltre sinergie con il Coordinamento Emilia-Romagna Sostenibile (Cers) e con l’Agenda 2.0 per lo Sviluppo Sostenibile della Città Metropolitana di Bologna, operando con modalità articolate e flessibili per favorire l’integrazione dei diversi contesti.
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