Violenza di genere e domestica
Dal 13 giugno al 10 luglio 2022, sulla piattaforma PartecipAzioni sarà disponibile il questionario per partecipare alla consultazione pubblica sulla proposta di direttiva per la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica che rientrano nel più ampio concetto di sfruttamento sessuale. La proposta, che fa parte della strategia europea per la parità di genere 2020-2025) , è una delle priorità fondamentali del mandato della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L’iniziativa arricchirà il percorso di partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente del diritto dell’Unione europea.
Sulla direttiva, infatti, la Regione si esprimerà tenuto conto anche dei contributi ricevuti e invierà al Governo e alle Camere le proprie osservazioni che contribuiranno alla definizione della posizione italiana.
A questo proposito, nella sezione dedicata al processo è possibile prendere visione degli obiettivi generali, del patto partecipativo e documenti informativi, nonché la videoregistrazione della presentazione dell’iniziativa di Elisabetta Lucertini - Area diritto UE della Direzione Generale dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna.
Nel merito del contesto ricordiamo che la violenza contro le donne è un fenomeno tuttora molto diffuso in tutti gli Stati membri e, secondo i dati più recenti diffusi dall'Agenzia europea per i diritti fondamentali, (Collegamento esterno) in media una donna su tre nell'Unione europea ha subito violenza. Altrettanto diffusa è la violenza on-line e, da un'indagine condotta nel 2020 dalla World Wide Web Foundation (Collegamento esterno), è emerso che una giovane donna su due ha subito violenza on-line.
La violenza contro le donne e la violenza domestica violano i seguenti diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (Collegamento esterno): il diritto alla vita e alla dignità, la proibizione della tortura e dei trattamenti inumani o degradanti, il diritto alla libertà da qualsiasi forma di discriminazione e il diritto di accesso alla giustizia.
Attualmente tutti gli Stati membri disciplinano la violenza contro le donne e la violenza domestica, ma in misura diversa e questo crea incertezza giuridica rispetto ai diritti delle vittime. Lo scopo di questa proposta è quindi quello di garantire un alto livello di sicurezza e il pieno godimento dei diritti fondamentali all'interno dell'Unione europea, incluso il diritto alla parità di trattamento e alla non discriminazione tra donne e uomini.
Approfondimenti
- La news – Piattaforma PartecipAzioni
- Il Processo “Violenza di genere e domestica”
- Cosa fa la Regione Emilia-Romagna
- Le politiche europee