Giornata della Partecipazione 2024

La Raccomandazione sulla Promozione della Partecipazione dei Cittadini e delle Organizzazioni della Società Civile all'Elaborazione delle Politiche Pubbliche. Approfondimento a cura di Europe Direct Emilia-Romagna.

Nell'ambito della Giornata della Partecipazione 2024, che si terrà il prossimo 13 settembre, si svolgerà la tavola rotonda “La Raccomandazione Ue sulla democrazia deliberativa: come attuarla?”. L'incontro è previsto alle ore 11:50 presso la Sala "Guido Fanti" dell'Assemblea legislativa e sarà un momento di riflessione sulla Raccomandazione (UE) 2023/2836, adottata dalla Commissione europea, per promuovere il coinvolgimento e la partecipazione effettiva dei cittadini e delle organizzazioni della società civile, ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche.

Ne parleranno Ângela Guimarães Pereira, Direttrice Centro di competenza EU sulla democrazia partecipativa e deliberativa, Silvia Zamboni, Vice Presidente dell'Assemblea Legislativa e componente dell'Ufficio di Presidenza con delega alla partecipazione, Iolanda Romano, esperta di partecipazione e socia fondatrice di Avventura Urbana, Mauro Bigi, coordinatore Area ricerca-azione e sviluppo Fondazione IU Rusconi Ghigi, Giuseppe Brandi, Avvocato esperto in Diritto del Terzo settore, Valter Canafoglia, Segretario comunale Comune Bevagna (PG) e il Direttore Generale Regione Emilia-Romagna, Francesco Raphael Frieri.

Per introdurre il tema, che sarà affrontato durante l’incontro, proponiamo di seguito un approfondimento a cura di Europe Direct Emilia-Romagna.

La Raccomandazione (UE) 2023/2836 del 20 dicembre 2023 mira a rafforzare la resilienza democratica dell'Unione Europea promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini e delle organizzazioni della società civile nella formulazione delle politiche pubbliche al fine di migliorare la qualità della democrazia rappresentativa.

La raccomandazione fa parte del Pacchetto per la difesa della democrazia adottato il 12 dicembre 2023 in vista delle elezioni europee svoltesi a giugno 2024, con l’obiettivo di “affrontare la minaccia delle ingerenze straniere instaurando una maggiore trasparenza e, al tempo stesso, incoraggiando l'impegno civico e la partecipazione dei cittadini alle nostre democrazie".

La Raccomandazione si inserisce nel quadro normativo e valoriale dell'Unione Europea, che si fonda sui principi sanciti dall’articolo 2 del Trattato sull’Unione Europea (TUE): rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e rispetto dei diritti umani. In particolare, l’articolo 10, paragrafo 3, TUE riconosce a ogni cittadino il diritto di partecipare alla vita democratica dell'Unione, assicurando che le decisioni siano prese in maniera aperta e vicina ai cittadini. Inoltre, l’articolo 165, paragrafo 2, del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) pone le basi per promuovere la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell'Europa.

Questi principi sono ulteriormente rafforzati dall’articolo 12 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, che garantisce il diritto alla libertà di associazione e riunione, permettendo alle persone di organizzarsi in gruppi per perseguire interessi comuni, contribuendo al buon funzionamento della vita pubblica. Il diritto alla libertà di espressione e informazione, sancito dall’articolo 11 della Carta, e il diritto a una buona amministrazione, sancito dall’articolo 41, sottolineano ulteriormente l'importanza di una partecipazione informata e trasparente.

La raccomandazione si concretizza in tre punti principali che convergono su un unico obiettivo volto a sensibilizzare gli Stati sulla necessità di individuare misure idonee a facilitare la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni della società civile sia attraverso finanziamenti specifici nazionali, sia attraverso un migliore uso dei fondi europei, tra cui il programma CERV, Erasmus+, Corpo europeo di solidarietà, Europa creativa, Orizzonte Europa.

Il primo punto riguarda il quadro generale per la partecipazione effettiva dei cittadini e delle organizzazioni della società civile che gli Stati membri dovrebbero sviluppare affinché tutti i cittadini e le organizzazioni della società civile possano partecipare liberamente e senza interferenze indebite ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche. Il quadro dovrebbe essere chiaro e accessibile e assicurare la diffusione tempestiva di informazioni adeguate, che permettano ai cittadini e alle organizzazioni di partecipare alla vita pubblica regolarmente, e non solo durante i periodi elettorali. Attraverso una maggiore conoscenza e consapevolezza dei diritti derivanti dalla cittadinanza europea, si avrebbe anche un aumento dell’affluenza alle urne e una maggiore partecipazione alla democrazia rappresentativa attraverso campagne elettorali o candidature.

Il secondo punto si focalizza sulle misure specifiche per sostenere e promuovere la partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche attraverso esercizi partecipativi e deliberativi, come panel e assemblee di cittadini, che gli Stati, ispirandosi alle esperienze emerse dalla Conferenza sul futuro dell’Europa e i successivi panel di cittadini europei, potrebbero promuovere. È essenziale che questi esercizi siano inclusivi e rappresentativi della diversità demografica, e promuovano una partecipazione significativa, specialmente tra i giovani e nelle zone rurali e remote. La partecipazione potrebbe essere facilitata dall'uso di nuove tecnologie digitali facilmente accessibili e, su questo punto, la raccomandazione pone l’accento sulla necessità di sviluppare una maggiore eduzione all’informazione e il pensiero critico fin dalla più tenera età.

Il terzo punto è relativo invece alle misure specifiche per sostenere e proteggere lo spazio civico ai fini dell’effettiva partecipazione delle organizzazioni della società civile che devono poter operare in un ambiente sicuro, protette da minacce, intimidazioni e attacchi, sia offline che online. Gli Stati membri devono quindi adottare misure concrete per monitorare la situazione e garantire una protezione efficace, soprattutto a coloro che lavorano su temi sensibili come, ad esempio, i diritti delle minoranze, delle donne, delle persone LGBTIQ o la lotta alla corruzione. La raccomandazione, inoltre, incoraggia la creazione di partenariati strategici tra le autorità pubbliche e le organizzazioni della società civile con cui portare avanti anche dialoghi strutturati su temi specifici volti ad avanzare proposte legislative e politiche.

Compila il modulo online e iscriviti alla Giornata della Partecipazione 2024. Info: ALgiornatapartecipazione@regione.emilia-romagna.it

Per approfondire

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina