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Parole Passi Sogni
Sono state elaborate le proposte dei cittadini per costituire il programma della prossima edizione del festival itinerante Parole Passi Sogni, che ogni anno coinvolge il territorio dei comuni di Guiglia, Monzuno e Marano Sul Panaro.
Le proposte sono state elaborate nell’ambito di un percorso partecipativo realizzato da febbraio a dicembre 2023 nei territori interessati. Entro marzo 2024 le tre amministrazioni comunali esamineranno e valuteranno la fattibilità tecnica delle proposte.
Tra i contributi emersi, c’è lo sviluppo dei cammini sulle tracce del festival, con un focus sulla strategia da attuare per potenziare i percorsi esistenti o svilupparne altri, nuovi o poco conosciuti. Partendo da una mappa dei sentieri presenti nell’area tra i comuni di Marano, Guiglia e Monzuno, è stato chiesto alle persone di tracciare con pennarelli i percorsi a loro noti. I riferimenti maggiori sono stati la Via degli Dei, che interessa il territorio di Monzuno, e il Cammino dell’Unione, creato e promosso con il supporto delle associazioni I libri di Mompracem e Ciappinari.
In tutti gli incontri è emerso il tema dello sviluppo territoriale del festival con approccio sitespecific, una modalità “soft” che sappia creare progressivamente alleanze nei territori, supportandone le peculiarità. È stata sottolineata l’importanza di coinvolgere i territori appenninici limitrofi e di potenziare la collaborazione tra le amministrazioni coinvolte.
E’ stato approfondito anche il tema dell’arte nelle sue varie forme, dalla fotografia e alla land art, per contribuire alla rinascita dell’appennino, ponendo l’attenzione su come intercettare i giovani e contrastare il fenomeno dei territori-dormitorio, nella consapevolezza che molte persone stanno riscoprendo questi luighi, scelgono di andare ad abitarli per la prima volta o tornano nei paesi di origine.
- Leggi il documento di proposta partecipata
Il percorso partecipativo è stato finanziato dal Bando Partecipazione 2022 e, oltre al Comune di Guglia, Monzuno e Marano Sul Panaro, coinvolge l’Unione dell’Appennino bolognese, già partner di progetto e l’Unione Terre di Castelli (MO).