“Sfide globali e ruolo dell’Educazione alla Cittadinanza Globale per la gestione dei beni comuni”

E’ partito il primo corso del Piano Formativo della Partecipazione Anno 2025

Si è tenuto venerdì 28 marzo 2025, il primo degli incontri previsti dal nuovo corso di Educazione alla Cittadinanza Globale della Regione Emilia-Romagna finalizzato a coinvolgere funzionari regionali e degli enti locali in un percorso di maturazione di competenze umane e professionali in vista di future co-programmazioni e co-progettazioni territoriali legate alle tematiche dell’ECG.

Ben 30 i partecipanti, nella maggior parte dipendenti regionali provenienti da diversi settori dell’Ente dalla direzione Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese alla direzione Risorse, Europa, innovazioni e istituzioni, dalla direzione Politiche finanziarie all’Assemblea legislativa. Presenti inoltre 4 funzionari comunali; 2 provenienti dalla provincia di Modena e 2 dalla provincia di Forlì.

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Il corso, frutto della collaborazione tra il Team Partecipazione e l’Area Cooperazione Internazionale, fa parte del Piano di Formazione della Partecipazione ed è articolato su 6 incontri di 4 ore ciascuno - in parte in presenza e in parte da remoto. Conduttrice del percorso formativo Paola Berbeglia, presidente di Concord Italia ed esperta di ECG.

“Storicamente l’idea di educazione alla cittadinanza globale nasce dai valori e le metodologie fondanti di tre diverse cornici: educazione civica, ai diritti umani e all’uguaglianza di genere, educazione ambientale ed educazione allo sviluppo sostenibile. In questo senso l’educazione alla cittadinanza globale risulta essere un concetto sommativo e integrativo, che si è costruito nel tempo a partire da una serie di parole chiave: interconnessione, solidarietà, cittadinanza attiva e responsabile, responsabilità condivisa, visione comune, rispetto dei diritti umani” - (Piano di Azioni Nazionali – ECG).

Si tratta di temi attualissimi, che vedono l’Educazione alla Cittadinanza Globale come uno strumento fondamentale, un approccio interdisciplinare che consente di cogliere i problemi nelle loro catene di causalità globali.

Per questo la Regione Emilia-Romagna, già capofila del Progetto R-Educ, ha ritenuto opportuno proporre una formazione dedicata.

A livello europeo e nazionale i programmi di educazione alla cittadinanza globale sono accessibili ad enti territoriali, organizzazioni della società civile e soggetti senza finalità di lucro. Sono articolati in fondi erogati direttamente dalla Commissione europea, chiamati DEAR, e fondi italiani erogati dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.

Approfondimenti

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