Agroecologia e cultura

Per uno sviluppo sostenibile dell'Unione dei Comuni Savena-Idice

Si è concluso il percorso partecipativo volto alla definizione di linee guida per la valorizzazione e il presidio del territorio dell’Unione dei Comuni Savena-Idice, con un focus specifico sulla componente agricola e artigianale biologica.

L’iniziativa ha coinvolto agricoltori, allevatori e artigiani del territorio per delineare strategie di sviluppo sostenibile capaci di rispondere ai cambiamenti climatici, per favorire la transizione ecologica e contrastare lo spopolamento delle aree interne e montane, nell’ottica della promozione culturale e turistica.

L’Unione dei Comuni Savena-Idice, caratterizzata da vaste aree collinari e montane, ha infatti subito gravi danni a seguito delle recenti alluvioni, evidenziando l’urgenza di un nuovo approccio alla gestione del territorio.

Il percorso si è articolato in diverse fasi e ha toccato vari settori. Tra le iniziative più significative:

  • Forni e Fornai di Monghidoro, evento che ha permesso di valorizzare il settore cerealicolo e della trasformazione alimentare, coinvolgendo anche la città di Bologna.
  • Incontri con gli allevatori di Monterenzio, Loiano e Monghidoro, per approfondire le sfide del settore e promuovere modelli di allevamento sostenibili.
  • Giornata sull’agroecologia nei parchi presso il Parco dei Gessi a Ozzano, con un focus sul ruolo delle api e della biodiversità.

La partecipazione della comunità è stata significativa, dimostrando un forte interesse verso un modello di sviluppo che integri agricoltura, ambiente e cultura.

Il percorso ha portato alla redazione del Documento di proposta partecipata, validato dal Tecnico di Garanzia il 29 novembre 2024, contenente linee guida che puntano a rendere il territorio più resiliente attraverso pratiche agroecologiche sostenibili.

Tra le proposte emerse vi è l’organizzazione di eventi aperti alla cittadinanza, che non solo promuovano i prodotti locali, ma offrano anche un’esperienza immersiva nella storia e nella natura del territorio.

Si propone un turismo sostenibile e consapevole, alternativo ai modelli “mordi e fuggi”. L’obiettivo è quello di valorizzare l’agroecologia non solo come strumento di produzione, ma come esperienza culturale e sensoriale.

L’intenzione futura è quella di estendere le linee guida a tutti i comuni del Bio-distretto dell’Appennino Bolognese, creando un modello replicabile di sviluppo sostenibile. Parallelamente, si lavorerà per consolidare la mappatura delle eccellenze locali, integrandole in un’offerta turistica strutturata.

Il progetto, promosso dal Bio – Distretto Appennino Bolognese, è stato finanziato dal Bando Partecipazione 2023.

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