Bando Partecipazione 2025: i processi deliberativi
Tra le novità introdotte dal Bando Partecipazione 2025, particolare rilevanza, riveste la decisione della Regione Emilia-Romagna di avviare una sperimentazione finalizzata a valorizzare i processi deliberativi attraverso una linea di finanziamento dedicata (linea B) a cui corrisponde un contributo economico maggiorato e significativo (40.000 euro).
Tale linea intende dare concretezza ai principi contenuti dalla Raccomandazione (UE) 2023/2836 sulla promozione della partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni della società civile all’elaborazione delle politiche pubbliche e rappresenta una sfida per tutte le realtà locali e per la stessa Regione.
L’uso dell’approccio partecipativo è ormai pratica diffusa e consolidata del nostro territorio ma alla luce di problematiche sempre più complesse e interconnesse delle nostre società, l’ampliamento dell’utilizzo di pratiche deliberative nei processi decisionali delle istituzioni pubbliche può essere visto come un passo verso una democrazia più compiuta, fornendo al contempo soluzioni più efficaci.
Quindi, al fine di agevolare la presentazione di progetti relativi alla linea di finanziamento B, ma più in generale per contribuire a far crescere quella che è stata definita l’ ”onda deliberativa”, nei prossimi giorni vi proporremo alcuni articoli con documenti, buone prassi, esempi a partire da Report dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) “Innovazione nella partecipazione dei cittadini al decision making pubblico e nuove istituzioni democratiche. Cavalcare l’onda della deliberazione” in allegato.
In particolare, la versione qui proposta, tradotta a cura della Fondazione Giannino Bassetti, fornisce evidenze che possono essere utili ai policy maker per istituzionalizzare questo tipo di approcci, fornendo degli esempi concreti (buone pratiche) e descrivendo varie opzioni metodologiche. Si tratta del primo studio comparativo empirico su scala globale che analizza in che modo i processi deliberativi vengono utilizzati nel processo decisionale pubblico e pur essendo stato pubblicato nel 2020, resta ancora di grandissima attualità. Sulla base dei dati raccolti in 289 casi studio (282 dai Paesi dell’OCSE) dal 1986 all’ottobre 2019, e in collaborazione con un gruppo internazionale di consulenti, l’OCSE ha identificato dodici modelli distinti di processi deliberativi, ha valutato quando questo tipo di iniziative possono definirsi di “successo”, ha elaborato dei principi per la messa a punto di buone pratiche e ha esplorato tre possibili percorsi per istituzionalizzare la deliberazione dei cittadini. Questa ricerca e le proposte di azione che ne conseguono possono essere quindi una buona fonte di ispirazione e un utile supporto alle autorità pubbliche verso l’istituzionalizzazione dei processi deliberativi che coinvolgono i cittadini e la società civile.
Buona lettura!
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