Bologna, al via la Riforma dei Quartieri per rafforzare il governo territoriale

Dieci anni dopo il primo Regolamento, l’Amministrazione lancia un nuovo percorso di revisione triennale (2025-2027) per potenziare i Quartieri come "cuori pulsanti" di partecipazione e co-gestione del bene comune.

La città di Bologna si impegna in un nuovo e ambizioso percorso di revisione e aggiornamento del proprio sistema di governo territoriale, dando il via alla nuova Riforma dei Quartieri (2025-2027). A dieci anni dall'approvazione del Regolamento sul decentramento del 2015, l'obiettivo principale è chiaro: rafforzare i Quartieri come luoghi costituenti del Comune, trasformandoli in veri e propri "cuori pulsanti" della vita civica, spazi di ascolto, partecipazione, co-produzione, co-progettazione e co-gestione del bene comune.

L’intero percorso della Riforma, in connessione con gli Stati Generali dell’amministrazione condivisa, sarà presentato ufficialmente alla cittadinanza in occasione di un evento pubblico il 28 novembre prossimo.

Dal decentramento all'amministrazione condivisa

Negli anni successivi al 2015, Bologna ha consolidato una serie di istituzioni e pratiche che hanno sostenuto il protagonismo di cittadini, gruppi informali, enti del terzo settore e reti sociali nella cura della comunità. Interventi normativi e pratiche concrete – come i Patti di collaborazione, il Bilancio partecipativo, le Case di Quartiere e i processi di co-programmazione e co-progettazione – hanno creato la base su cui la nuova Riforma intende costruire.

La revisione in programma prosegue lo spirito costituente del 2015, intervenendo sugli ambiti che l'esperienza ha indicato come prioritari per un ulteriore passo avanti.

Per fare un ulteriore passo avanti, l’Amministrazione ha individuato diversi ambiti prioritari su cui intervenire. L'obiettivo è, innanzitutto, rendere più incisivo e determinante il ruolo dei Consigli di Quartiere. Al tempo stesso, si lavorerà per definire con chiarezza le modalità con cui la cittadinanza può essere coinvolta attivamente, stabilendo anche le forme pratiche di co-gestione dei servizi e dei beni comuni presenti sul territorio. Non da ultimo, si punta a un deciso potenziamento dei flussi informativi e delle competenze organizzative interne, mirando anche a creare unità territoriali più vicine ai cittadini e a sviluppare strumenti comunicativi che siano davvero efficaci e accessibili a tutti.

I Gruppi Territoriali di Quartiere (GTQ)

L’elemento di maggiore innovazione del percorso è rappresentato dall’istituzione dei Gruppi Territoriali di Quartiere (GTQ), strumenti centrali per la raccolta di visioni e proposte da tutta la città.

A partire dal 3 novembre 2025, tutti i cittadini interessati potranno iscriversi e partecipare ai GTQ attraverso la piattaforma Partecipa.

I GTQ sono stati concepiti come dei veri e propri spazi di lavoro, co-prodotti e gestiti insieme alla cittadinanza, luoghi dove potranno incontrarsi e dialogare tre diversi tipi di competenza e conoscenza. Da un lato, ci sarà il sapere istituzionale, ovvero quello decisionale proprio dell'Amministrazione comunale; dall'altro, il sapere tecnico, rappresentato dagli uffici e dagli esperti di settore; e infine, il sapere civico ed esperienziale, fondamentale, che porta la voce e la conoscenza diretta delle comunità locali.

L’integrazione di queste tre forme di competenza mira a produrre un valore aggiunto in termini di nuove visioni e proposte concrete per il futuro di ogni Quartiere e, di conseguenza, dell'intera città. A conclusione del percorso, ogni Gruppo redigerà un dossier che verrà consegnato alla giunta comunale, fungendo da mandato pubblico per l’avvio dell’iter istituzionale di revisione dei Regolamenti, previsto per l’autunno 2026.

Governance e comitato scientifico

La governance del processo prevede un solido coordinamento politico e tecnico, con il coinvolgimento costante dei Consigli di Quartiere, di cittadinanza e corpi intermedi. A supporto dell'intera Riforma è stato istituito un Comitato Scientifico indipendente, composto da docenti e professionisti qualificati a livello nazionale e internazionale: Giulia Allegrini, Marco Castrignanò, Daniele Donati, Fabrizio Mandreoli, Marianella Sclavi, Claudia Tubertini e Federico Chicchi.

Il Comitato Scientifico fornirà supporto metodologico al gruppo tecnico, momenti di formazione per i GTQ e indicherà gli strumenti per lo sviluppo di un'inchiesta sociale, garantendo la qualità e la coerenza del percorso con i principi della democrazia di prossimità. 

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ultima modifica 2025-10-19T18:28:00+01:00
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