Contratti di Fiume: in Emilia-Romagna ribadito il ruolo strategico per la pianificazione idrica
Si è tenuto mercoledì 8 ottobre a Bologna, in occasione della Fiera internazionale ACCADUEO, un evento dedicato all’Assemblea dei Contratti di Fiume della Regione Emilia-Romagna. L’incontro, caratterizzato da un approccio intensamente operativo, ha riunito oltre cinquanta partecipanti in sala, affiancati da numerosi stakeholder collegati online.
L’iniziativa ha permesso a enti, associazioni e portatori di interesse di analizzare a fondo le esperienze dei Contratti di Fiume attivi sul territorio regionale. Le testimonianze, pragmatiche e dirette, hanno evidenziato con chiarezza sia i punti di forza che le fragilità degli accordi in essere.
L'impegno istituzionale e la prospettiva nazionale ed europea
La Regione Emilia-Romagna ha aperto la sessione con l’intervento di Patrizia Ercoli, responsabile dell’Area Tutela e Gestione Acqua, che ha illustrato le azioni specifiche messe in campo per supportare i Contratti di Fiume.
La discussione è stata poi ampliata dal contributo di Massimo Bastiani, coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, che ha portato all'attenzione dei presenti esempi e casi concreti di successo non solo a livello italiano, ma anche in un contesto europeo.
Progettualità a confronto: dalla montagna al Po
Il momento centrale dell'Assemblea è stato dedicato alla presentazione, da parte degli enti beneficiari dei fondi regionali, delle esperienze e progettualità in corso. Sotto la guida di ART-ER, i diversi Contratti di Fiume sono stati brevemente descritti e messi a confronto, offrendo una narrazione ricca e diversificata.
Tra i Contratti portati come esempio, spiccano quelli della Media e Alta Val Taro, del Parma-Baganza, della Val d’Enza, del Paesaggio del Medio Panaro e del Fiume Marecchia.
Particolare attenzione è stata riservata anche all'asta del Po, con un focus sulle sinergie tra il decommissioning della ex centrale nucleare di Caorso e il Piano di Azione del Contratto di Fiume Media Valle del Po. È stato inoltre presentato il primo Contratto di Area Umida regionale, relativo al sistema Po di Volano e alle aree umide ferraresi.
Domande e un vivace confronto hanno concluso l'evento, ribadendo la promessa di sviluppare nuove sinergie. I Contratti di Fiume sono stati confermati come strumenti di raccordo fondamentali tra diversi livelli di pianificazione e comunità rivierasche, capaci di attrarre idee moderne e funzionali per la gestione delle risorse idriche.
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