La Regione Emilia-Romagna guarda al futuro dei Consultori Familiari: una ricerca partecipata per un'assistenza più vicina ai cittadini
La Regione Emilia-Romagna ha promosso un'ampia ricerca partecipata per analizzare il ruolo e l'evoluzione dei Consultori Familiari, servizi socio-sanitari strategici per la comunità. I risultati, raccolti nel report "Dalla storia dei Consultori Familiari alle nuove sfide per le reti dei servizi e delle comunità", offrono una preziosa sintesi del passato e un orientamento chiaro per il futuro, delineando un percorso che punta a rafforzare la loro centralità e a migliorarne l'integrazione con il territorio.
Il lavoro di ricerca, condotto tra il 2017 e il 2019 con la metodologia della "ricerca-(form)azione partecipata", ha coinvolto attivamente operatori, utenti e associazioni, recuperando il senso originale dei Consultori come luoghi di incontro e di empowerment. Il report sottolinea che la nascita di questi servizi, istituiti con la legge nazionale 405/1975 e regionale 22/1976, fu un'esperienza innovativa, caratterizzata da un approccio "sanitario-emancipazionista" e da una forte alleanza tra istituzioni e movimenti civili, in particolare quelli femministi.
Nel corso degli anni, l'evoluzione del sistema sanitario ha portato a una fase di "aziendalizzazione" che ha messo a rischio lo spirito originario dei Consultori, introducendo logiche di standardizzazione. Tuttavia, la ricerca dimostra che, nonostante le sfide, i Consultori mantengono un ruolo vitale: nel 2024 hanno servito 360.558 persone in Emilia-Romagna, il 12.7% della popolazione target, confermandosi un punto di riferimento insostituibile.
Oggi, i Consultori Familiari sono chiamati ad affrontare nuove sfide, in linea con gli obiettivi del Decreto Ministeriale n. 77/2022. La ricerca regionale ha tracciato una via per il futuro, evidenziando la necessità di:
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Rinnovare il lavoro di rete: ricostruire l'alleanza con la società civile e le comunità locali, superando la logica della prestazione isolata.
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Valorizzare la prossimità: sfruttare la loro posizione strategica sul territorio per intercettare i bisogni emergenti e promuovere una sanità più vicina ai cittadini.
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Affrontare nuove tematiche: continuare a evolvere per rispondere a questioni contemporanee come l'identità di genere, gli orientamenti sessuali e la violenza domestica, offrendo servizi inclusivi e specializzati.
Questo studio rappresenta un contributo fondamentale non solo per il personale sanitario, ma per l'intera comunità. È un invito a riflettere sul valore dei Consultori Familiari e a partecipare attivamente alla costruzione di un sistema di welfare più equo, inclusivo e attento alle persone.
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