Town Meeting: buone pratiche di democrazia partecipativa nelle comunità locali
La metodologia del Town Meeting, originata nel contesto del New England (Stati Uniti) come strumento di democrazia diretta e partecipativa, ha saputo evolversi e adattarsi nel tempo, trovando applicazione in diverse realtà europee e italiane. Questo approccio ha dato vita a modelli di partecipazione civica capaci di coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni pubbliche e di promuovere un uso più inclusivo e diretto degli strumenti democratici a livello locale.
Tra le esperienze più innovative troviamo l’e-Town Meeting realizzato dal Comune di Reggio Emilia, che ha sfruttato per la prima volta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per coinvolgere i cittadini in modo nuovo e coinvolgente. Partendo dalle proprie esperienze personali e professionali, nonché dalle competenze e responsabilità di ciascuno, i cittadini hanno contribuito a definire le priorità del welfare locale. Un esempio concreto di come la tecnologia possa diventare uno strumento potente per rafforzare la partecipazione e l’engagement civico, nell’ambito del progetto “Mi riguarda”.
Già nel 2006, la Regione Toscana ha sperimentato l’utilizzo degli e-TM nel processo di elaborazione delle linee guida per la prima legge regionale sulla partecipazione (approvata nel 2007). Durante un evento con la partecipazione di 500 cittadini, si sono discussi e proposti strumenti per promuovere più efficaci processi di coinvolgimento, segnando una tappa fondamentale di un percorso durato quasi due anni.
Un’altra importante esperienza è quella della Città metropolitana di Bologna del 2012, che ha promosso il Town Meeting “Lo statuto per la convivenza e la democrazia partecipativa”. L’obiettivo era coinvolgere i cittadini in un grande processo di trasformazione istituzionale, portando alla nascita della Città Metropolitana. Il processo ha favorito il confronto tra diverse realtà territoriali, per una visione condivisa di Bologna, contribuendo a promuovere il dialogo tra cittadini, istituzioni e diverse realtà sociali, civiche e territori.
Queste esperienze rappresentano pratiche di grande valore, particolarmente utili per chi desidera partecipare alla linea di finanziamento B del Bando Partecipazione 2025.
Questa linea prevede percorsi articolati, in linea con la Raccomandazione UE 2023/2836, che si distinguono per prevedere il coinvolgimento di partecipanti selezionati attraverso criteri rappresentativi e per l’adozione di meccanismi più strutturati di approfondimento e condivisione delle conoscenze per favorire una partecipazione informata e consapevole.
Per maggiori informazioni e domande in merito al Bando Partecipazione 2025 puoi contattarci alla mail: bandopartecipazione@regione.emilia-romagna.it