Valorizzare il territorio e connettere le generazioni

Il viaggio partecipativo del festival “Parole Passi Sogni”: da Marano sul Panaro a Guiglia, fino a Monzuno, tre comuni uniti per un festival che parla a tutte le età

Unire generazioni diverse attorno alla cultura e alla memoria dei luoghi. È questo l’obiettivo del percorso partecipativo promosso dai Comuni di Marano sul Panaro, Guiglia e Monzuno, per sviluppare il festival letterario itinerante "Passi Parole Sogni" in chiave intergenerazionale.

Dopo un primo esperimento avviato nel 2023, focalizzato su accessibilità e sostenibilità, il percorso partecipativo, che si è appena concluso, ha voluto valorizzare quanto emerso in precedenza e coinvolgere nuovi attori, con particolare attenzione a due fasce d’età spesso distanti ma potenzialmente sinergiche: i giovanissimi (10-13 anni) e gli over 65.

Attraverso una serie di incontri, laboratori e attività, il percorso ha voluto costruire uno spazio di confronto reale, dove scuole, associazioni, circoli e cittadini potessero dialogare e immaginare insieme il futuro del festival. Lo scopo, quello di costruire una progettualità condivisa, stimolare scambi significativi tra generazioni, valorizzare l’identità culturale dei territori e promuovere la lettura e la convivialità nei contesti montani.

Il percorso ha portato alla luce una ricca trama di suggestioni e proposte. Particolarmente apprezzato il format ludico del workshop a Guiglia, basato su un gioco del domino che ha facilitato il dialogo tra età diverse. A Marano, invece, il focus è stato su una discussione facilitata, più strutturata ma altrettanto partecipata.

Il risultato principale? Una mappa intergenerazionale dei luoghi del festival, che raccoglie memorie, desideri, simboli e proposte emerse dal confronto tra cittadini.

A Marano sul Panaro, tra i luoghi più cari alla memoria collettiva, si distinguono il Teatro di Kia, Piazza Matteotti con il suo albero iconico, il fiume Panaro — legato a ricordi di balneazione e al parco fluviale —, il Caffè Nazionale, l’Acetaia Sereni e l’area della “Città del luppolo”. Anche Guiglia custodisce luoghi del cuore: dal Castello con le sue sale storiche al borgo dei Sassi di Roccamalatina, dalla Selva di Monteorsello all’Oratorio, dalla Terrazza Belvedere alla suggestiva chiesa di San Luca. Posti che raccontano l’identità di una comunità profondamente legata al proprio territorio.

E ora? Verso il futuro

Il processo si è concluso ufficialmente il 20 dicembre 2024 con la validazione del documento di proposta partecipata da parte del tecnico di garanzia. Con la Delibera di Giunta n. 6 del 15 gennaio 2025, il Comune di Marano ha riconosciuto formalmente i risultati e l’impegno emerso dal percorso. Anche Guiglia e Monzuno sono pronti ad accogliere gli esiti come indirizzo per la futura programmazione culturale.

Entro marzo 2025, le amministrazioni valuteranno la fattibilità tecnica delle proposte ricevute, decidendo quali accogliere e su quali concentrare risorse e progettualità per le prossime edizioni del Festival.

Il progetto è stato finanziato dal Bando Partecipazione 2023.

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