Barriere architettoniche, fondi ai Comuni per eliminarle da spazi e luoghi pubblici

La Regione contribuirà con 900mila euro alle spese di progettazione. Lori: “Un salto di qualità per città più vivibili e accessibili a tutti”

Città più accoglienti e accessibili a tutti. A partire da anziani, disabili, bambini.

Ammontano a oltre 900mila euro le risorse stanziate dalla Regione per affiancare i Comuni nelle spese di progettazione dei ‘Peba’, i Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche da spazi e luoghi pubblici, come piazze, strade, giardini, scuole, musei.

È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta nell’ultima seduta.  

Ogni progetto riceverà un finanziamento pari a oltre 36mila euro per un totale di 25 proposte. I contributi - che saranno assegnati attraverso un bando- saranno erogati in due rate: la prima, pari all’80% del contributo concesso, a seguito dell’affidamento delle attività di progettazione del Piano, mentre il restante 20%, a seguito dell’avvenuta approvazione. È anche previsto, un cofinanziamento minimo locale, variabile in base alla dimensione demografica del Comune.

Le risorse per la definizione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche provengono dal Fondo nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità che complessivamente ha stanziato 12 milioni di euro, ripartiti a livello regionale sulla base della popolazione residente nella fascia 18-64 anni. 

Le Linee guida

La delibera regionale avvia la fase di vera e propria progettazione dei piani, dopo un lavoro di costruzione condivisa delle Linee guida e di un percorso formativo, rivolto a tecnici e funzionari dei Comuni. Iniziative attivate grazie a un  comitato scientifico, cui hanno preso parte CERPA Onlus, Politecnico di Milano, INU e i rappresentanti delle associazioni regionali FISH  (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità).

Il bando scadrà il 9 ottobre 2023.

Va sottolineato che tra le premialità previste in sede di valutazione delle candidature quelle per i Comuni medio piccoli, con una popolazione compresa tra i 5mila e 50mila abitanti; per i Comuni che abbiano partecipato al percorso formativo promosso dalla Regione o che abbiano effettuato, o abbiano in corso, l’adeguamento degli strumenti di pianificazione urbanistica (Pug) e della mobilità (Pums).

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