Le scuole: da beni pubblici a beni comuni
Labsus, l’Associazione che da anni si promuove l’Amministrazione condivisa per la cura dei beni comuni, presenterà oggi Martedì 28 marzo alle ore 18.00, attraverso un webinar online, il Rapporto annuale sull’Amministrazione condivisa dei beni comuni.
Tema centrale del 2022: l’educazione e la scuola. Titolo: Le scuole: da beni pubblici a beni comuni.
Il Rapporto, realizzato con la collaborazione di INDIRE (Istituto nazionale documentazione Innovazione Ricerca Educativa www.indire.it/) e dal gruppo di ricerca sulle Piccole Scuole (https://piccolescuole.indire.it/) è sostenuto dalla Fondazione Charlemagne.
L’indagine è stata realizzata su ben 102 Patti diffusi in tutt’Italia e che vedono la Scuola al centro, per un totale stimato di oltre 10.000 attori coinvolti direttamente per il raggiungimento di obiettivi condivisi alla base delle alleanze formalizzate.
Il Rapporto (che potrà essere scaricato gratuitamente dal sito di Labsus a partire dallo stesso 28 marzo) contiene, inoltre, i pareri di esperti e le voci di esponenti delle governance educative locali che hanno sostenuto la realizzazione dei Patti sul territorio.
Come partecipare
Per partecipare non è richiesta nessuna iscrizione. Basta collegarsi in diretta sui canali Youtube e Facebook di Labsus.
Il webinar potrà comunque essere visto in differita anche nei giorni a seguire.
Focus sulla ricerca
L’indagine è il frutto dell’Osservatorio Nazionale dei Patti di collaborazione e i Patti educativi di comunità (https://piccolescuole.indire.it/iniziative/osservatorio-patti-educativi-territoriali/) pensato e realizzato con l’ente INDIRE, nato soprattutto per raccogliere esperienze e buone prassi, costruire percorsi formativi specifici per le scuole, sperimentare processi e strumenti collaborativi per sostenere la permanenza di sistemi formativi allargati.
«Abbiamo indicato da tempo la scuola come ambito privilegiato di interesse per le nostre ricerche e i nostri progetti – sottolinea Bonasora -. Abbiamo incontrato e raccontato quegli attori del cambiamento che interpretano e aggiornano il dettato costituzionale, attraverso il loro lavoro quotidiano, fedeli alle radici e impegnati a realizzarne i fini. L’urgenza e la necessità di questo Rapporto è il frutto di questi incontri. Sono emerse fragilità e potenzialità, difficoltà e speranze».
«L’Osservatorio Nazionale si configura come un dispositivo unico nel panorama italiano in grado di raccontare una geografia aggiornata delle alleanze che riposizionano la scuola al centro di processi di innovazione e rigenerazione a cui tutta la comunità contribuisce – afferma Cristina Grieco presidente di INDIRE -. Il lavoro di raccolta e di analisi che impegna INDIRE e Labsus permette di condividere con i territori modelli esemplari, di diversa complessità, e occasioni formative per fare del Patto uno strumento istituzionale alla base di una scuola che incontra gli scenari di futuro dell’OCSE e che risponde ad una idea di learning hub».
Alla luce delle riflessioni scaturite dal Rapporto dell’importanza che il Patto assume per il sistema educativo italiano l’Osservatorio Nazionale si propone di aprirsi a nuove alleanze, ridefinire se è necessario gli obiettivi insieme con enti intermedi, fondazioni, associazioni, comunità, istituzioni che vorranno condividerne il cammino.
A questo proposito, nelle prossime settimane, saranno organizzati ulteriori appuntamenti online e sui territori per discutere insieme gli esiti di questo importante lavoro di ricerca. Ogni informazione utile al riguardo sarà pubblicata sul sito di Labsus.
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