La Regione Emilia-Romagna protagonista anche in Europa
Belgio, Francia, Italia, Polonia Romania, Slovacchia, Spagna. Questi i Paesi coinvolti in due giorni di confronto e scambio, sulle azioni attivate per sostenere politiche di coesione, a partire dal tema della partecipazione e dal coinvolgimento dei cittadini.
L’evento, organizzato dalla Direzione Generale Politica Regionale e Urbana (DG REGIO) dell’Unione Europea in collaborazione con l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), si è svolto il 26 e 27 novembre 2024, presso il Tecnopolo di Bologna.
Due giorni di intenso lavoro dove i rappresentanti dei diversi Stati membri hanno avuto la possibilità di incontrarsi e condividere le proprie intuizioni, le esperienze e le sfide per coinvolgere i cittadini nell'attuazione della politica di coesione dell'UE, scambiandosi in particolare le lezioni apprese dall'attuazione di processi deliberativi partecipativi insieme alle organizzazioni della società civile nel contesto degli investimenti finanziati dall'UE.
Il workshop è stato inoltre una preziosa occasione per sottolineare come la Commissione Europea ritenga fondamentale il coinvolgimento civico, tanto da considerarlo una vera e propria priorità di policy.
A questo proposito sono stati presentati gli ultimi strumenti messi in campo dall’Unione Europea:
la Piattaforma partecipativa dei cittadini – uno spazio per contribuire all'elaborazione delle politiche dell'UE;
il portale Di' la tua sull'Europa e le sue politiche – dove poter partecipare alle consultazioni pubbliche attivate dalla UE o dove i cittadini possono attivare proprie iniziative su leggi e normative europee.
Tra i protagonisti del workshop anche la Regione Emilia-Romagna: sia attraverso la presenza di Morena Diazzi, Direttore Generale “Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese” che ha aperto i lavori presentandone obiettivi ed articolazione, che dell’intervento di Caterina Brancaleoni, Responsabile del Settore “Coordinamento Politiche Europee, programmazione, riordino istituzionale e sviluppo territoriale, partecipazione, cooperazione e valutazione” alla tavola rotonda “Sbloccare il potenziale della partecipazione dei cittadini a diversi livelli di governance”.
In particolare, Caterina Brancaleoni, in un confronto con Angela Guimaraes Pereira e Francesco Savastano della Commissione Europea e di Laurentiu Mazilu, Capo del Servizio Open Government - Segretariato Generale del Governo della Romania, ha illustrato le azioni messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna a partire dalla dall’approvazione della LEGGE REGIONALE SULLA PARTECIPAZIONE ALL'ELABORAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE (L.R.15/2018) i cui principali obiettivi sono:
- Aumentare la qualità nei processi democratici per definire le politiche pubbliche;
- Promuovere il coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale pubblico;
- Aumentare la coesione sociale;
- Valorizzare il ruolo dell’amministrazione regionale come «hub di competenze»;
- Promuovere forme di collaborazione e coinvolgimento della società civile tra cui i «Beni comuni»;
- Sostenere la collaborazione tra enti locali e società civile;
- Valorizzare l’innovazione digitale nella partecipazione e promuovere strumenti di Open Gov.
Nella declinazione della legge, la presentazione di Brancaleoni, ha quindi evidenziato come l’Ente abbia:
- sostenuto - attraverso finanziamenti diretti per oltre 5 milioni di euro - la progettazione partecipate degli enti e del civismo territoriale;
- costruito una Comunità di Pratiche Partecipative con oltre 600 iscritti provenienti da enti locali, associazionismo, fondazioni, volontariato, Terzo Settore, Professionisti;
- promosso la formazione degli addetti pubblici e privati con un Piano Triennale 2022-2024 formato da 14 corsi che hanno coinvolto oltre 1500 persone;
- creato l’Osservatorio Partecipazione per la raccolta di processi realizzati sul territorio favorendone la conoscenza e la diffusione come buone pratiche;
- contribuito a co-progettare e diffondere politiche di OpenGovernment, attraverso la partecipazione ad organismi nazionale e internazionali, come l’Hub della Partecipazione, il Forum Multistakerholder e la Community OGP Italia;
- adottato una nuova piattaforma di e-democracy PartecipAzioni, che ha permesso un allargamento della partecipazione di enti locali, società civile e cittadini ai processi avviati dall’Ente e che oggi - con 1250 persone iscritte ospita ben 45 processi partecipativi regionali e territoriali.
Nel futuro delle politiche di coesione e partecipazione la Regione Emilia-Romagna ritiene vada fatto tesoro delle esperienze fin qui realizzate, rafforzando il ruolo dell’ente nella governance multilivello odierna; aumentando l’approccio partecipativo nello sviluppo di politiche locali con la massima attenzione alle diversificazioni territoriali; continuando le attività di co-definizione e co-progettazione per le attività già programmate quali il nuovo Piano Triennale della Formazione 2025-2027e la prossima edizione di Step Strategie Territoriali di Partecipazioni a partire dal coinvolgimento in primis della Comunità di Pratiche Partecipative regionale; proseguendo ed incrementando i rapporti collaborativi con le reti e gli organismi nazionali ed internazionali; rafforzando e migliorando gli strumenti digitali attivati con il fine di allargarne l’utilizzo ad una fascia sempre più ampia di cittadini.
Approfondimenti
- TAIEX-REGIO Multi-country Workshop on Engaging Citizens for EU cohesion policy (1.12 MB)
- Presentazione di Caterina Brancaleoni, Responsabile del Settore “Coordinamento Politiche Europee, programmazione, riordino istituzionale e sviluppo territoriale, partecipazione, cooperazione e valutazione” Regione Emilia-Romagna (1.65 MB)