A Piacenza il secondo laboratorio territoriale sulle politiche per l’innovazione democratica

L’incontro rientra nel percorso di co-progettazione del Piano Triennale della Formazione per la Partecipazione 2025-2027

Si è svolto martedì 4 novembre presso il Palazzo Farnese di Piacenza il laboratorio territoriale di co-progettazione per costruire la prossima proposta formativa regionale in materia di partecipazione, nell’ambito del Piano Triennale della Formazione per la Partecipazione 2025-2027.

Dopo il primo partecipato incontro del 29 ottobre a Riolo Terme, che ha avuto come focus di discussione le sfide della transizione ecologica, l’appuntamento piacentino si è concentrato sul tema dell’innovazione democratica.

L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Piacenza ed ha avuto l’obiettivo di mettere in condivisione un patrimonio di esperienze, letture di fabbisogni e buone pratiche, arrivando in modo collaborativo ad individuare elementi prioritari attorno ai quali costruire concretamente la proposta formativa del biennio 2026-2027.

Michele d’Alena, Coordinatore dei processi partecipativi regionali, ha aperto l’incontro con un intervento di accoglienza ed inquadramento tematico, focalizzato sul modo in cui sta cambiando il paradigma partecipativo con l’affermarsi di nuove forme di partecipazione fluida e focalizzata.

 

L’attività del laboratorio

La parte di confronto del laboratorio, condotto in modalità ibrida, è stata guidata dal facilitatore di Poleis, Filippo Ozzola il quale ha stimolato una prima fase di intervento sulla condivisione delle esperienze dei territori. L’incontro ha potuto godere dei contributi degli assessori alla partecipazione dei Comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Bologna, degli amministratori di Calendasco (PC) e Sasso Marconi (BO) e di tecnici di altre realtà, i quali hanno condiviso sfide e strumenti utilizzati a livello comunale come laboratori di quartiere, consulte e patti di collaborazione. Ad arricchire il confronto, anche alcuni rappresentanti di associazioni di quartiere di Piacenza, portatori di una lettura dei bisogni speculare e stimolante.

Una seconda sessione di lavoro si è concentrata in modo specifico sul tema formativo, andando a raccogliere pareri e proposte fondamentali per delineare l’ossatura portante del corso formativo dedicato ai temi dell’innovazione democratica, che sarà erogato nella primavera del 2026.

I partecipanti hanno concordato sull'importanza di un approccio formativo non frontale, basato su esperienze e "comunità di pratica", nonché sulla necessità di superare le resistenze interne alle amministrazioni per consentire il "fare insieme" e l'integrazione della partecipazione con la democrazia rappresentativa. 

L’incontro si è concluso con una positiva circolarità di esperienze ed informazioni che saranno terreno fertile su cui costruire i prossimi appuntamenti, a partire da quello di Rimini che sarà calendarizzato a gennaio 2026 sul tema della partecipazione per l’innovazione in ambito welfare e socio-culturale. 

Approfondimenti

 

 

 

 

 

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