Riolo Terme, avviata la co-progettazione del percorso territoriale sulla transizione ecologica del Piano Triennale della Formazione per la Partecipazione 2025-2027

Si è tenuto questa mattina il primo incontro per co-definire strategie territoriali efficaci nell'ingaggio comunitario per le sfide ambientali.

Ha preso il via a Riolo Terme, presso la Sala S. Ghinassi, il primo appuntamento di co-progettazione esecutiva dei sei percorsi territoriali, previsti nel biennio 2026-2027, inclusi nel Piano Triennale della Formazione per la Partecipazione 2025-2027. L'incontro, in collaborazione con l’Unione della Romagna Faentina, è stato  incentrato sulle politiche per la transizione ecologica.

L'appuntamento ha rappresentato un fondamentale momento di networking, capacity building e valorizzazione delle esperienze locali, concepito per trasformare le buone pratiche in standard regionali e stimolare nuove collaborazioni tra enti pubblici, terzo settore e comunità. L'obiettivo è infatti quello di elaborare politiche integrate e capaci di rispondere in modo più incisivo alle sfide del territorio.

Il programma e gli interventi

I lavori sono iniziati con i saluti di benvenuto della sindaca del Comune di Riolo Terme, Federica Malavolti. La sessione è proseguita con gli interventi dei rappresentanti della Regione Emilia-Romagna.

Caterina Brancaleoni, in qualità di Responsabile del Settore "Coordinamento Politiche Europee, programmazione, riordino istituzionale e sviluppo territoriale, partecipazione, cooperazione e valutazione", ha fornito l'inquadramento generale, illustrando le politiche regionali ed europee rilevanti per lo sviluppo del territorio. Successivamente, Michele d’Alena, Coordinatore dei processi partecipativi regionali, ha offerto una visione strategica, enfatizzando come sia cruciale rendere i territori capaci di rispondere alle sfide odierne attraverso un approccio pienamente inclusivo.

Il laboratorio vero e proprio è stato ufficialmente avviato a seguito degli interventi istituzionali. L'introduzione operativa è stata curata da Micaela Deriu, che ha illustrato il Piano Triennale della Formazione per la Partecipazione, soffermandosi in particolare sui sei percorsi territoriali che ne costituiscono il cuore. Successivamente, Filippo Ozzola di Poleis ha introdotto le attività nel dettaglio. Durante la presentazione, è stata sottolineata l'opportunità per i partecipanti di contribuire attivamente a modellare il corso sulle esigenze locali, suggerendo sessioni in presenza, visite studio e la condivisione di best practices.

Focus sulla partecipazione e la governance

La mattinata è proseguita con due intense sessioni di confronto. La prima, articolata in gruppi, ha discusso i cambiamenti di governance necessari per affrontare la complessità della transizione ecologica e il ruolo della comunità in tale processo.

Successivamente, la discussione plenaria della seconda sessione si è concentrata sui contenuti specifici per potenziare le capacità di affrontare le sfide con il contributo delle comunità. Sono stati lanciati temi di approfondimento cruciali, che diventeranno l'oggetto formativo dei futuri percorsi territoriali, tra cui la cornice metodologica delle pratiche partecipative, la normativa di riferimento, gli strumenti amministrativi e l'analisi di case study (visite formative).

L'incontro si è concluso con i saluti finali, stabilendo le basi operative fondamentali per un'azione formativa diffusa che vedrà protagonisti i territori, da Piacenza a Rimini, nel biennio 2026-2027.

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ultima modifica 2025-10-29T12:31:20+01:00
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