#Bandopartecipazione2022

Bonus parità di genere: indicazioni e linee guida per la progettazione

Il nuovo Bando 2022 prevede alcune specifiche premialità che riguardano le caratteristiche del percorso e che abbiamo chiamato “bonus”. Del bonus giovani abbiamo già detto e passiamo al dettaglio del bonus parità di genere.

La domanda centrale era: quali indizi ci consentono di dire che il progetto è attento alla parità di genere?

Come per gli altri bonus la discussione nei lavoratori ha suddiviso gli “indizi” in quattro aree di lavoro:

  • Comunicazione
  • Organizzazione e gestione del percorso
  • Persone
  • Temi oggetto della partecipazione

La comunicazione rispettosa della parità di genere è una comunicazione che:

  1. è attenta all’uso del linguaggio (anche nella scrittura del progetto, non utilizza stereotipi di genere nella comunicazione)
  2. si avvale di un Piano di comunicazione che individua canali e strumenti di comunicazione più appropriati per comunicare con i diversi generi; segmenta il target di riferimento nelle varie fasce di età e nelle varie provenienze culturali; attiva azioni di comunicazione che sono in grado di contaminare i luoghi della quotidianità

Il progetto deve anche riflettere una speciale attenzione nell’organizzazione e gestione del percorso, ad esempio:

  1. nella definizione di spazi e tempi, differenziando gli spazi della partecipazione, i tempi e le modalità, concordando anche i tempi e luoghi delle attività partecipative insieme alle persone nel rispetto delle diverse esigenze di conciliazione vita/lavoro
  2. perché predilige attività di outrech e prevede occasioni di partecipazione direttamente nei luoghi frequentati dai partecipanti e dalle partecipanti (in particolare luoghi connessi con le attività di cura), o in luoghi vicino a casa (attività partecipative diffuse nei quartieri)
  3. prevede azioni di supporto alla partecipazione (servizi di baby-sitting o altri servizi per venire incontro ai problemi di conciliazione dei tempi dei partecipanti e delle partecipanti)
  4. differenzia le attività per raccogliere il contributo di tutte e tutti
  5. differenzia le modalità di partecipazione, propone attività ibride, integrando occasioni di partecipazione online e in presenza; integra attività sincrone e asincrone, predilige il lavoro in piccoli gruppi
  6. prevede azioni di monitoraggio in itinere per garantire un'equa presenza di persone di tutti i generi
  7. prevede un monitoraggio per documentare le attività svolte, raccogliendo dati che permettano di realizzare una valutazione della partecipazione in un’ottica di genere

Il progetto deve mettere al centro le persone e quindi:

  1. prevede una mappatura e un’analisi di contesto ex ante
  2. coinvolge con strumenti e attività partecipative adeguate a persone di età, sesso, provenienze culturali e sociali differenti
  3. prevede azioni di ascolto, cura e supporto per facilitare la partecipazione delle fasce più fragili e per contrastare l’abbandono del percorso
  4. attiva alleanze moltiplicatrici con realtà territoriali e/o istituzionali in grado di intercettare target differenti e moltiplicare la partecipazione (ad esempio associazioni e organizzazioni attente alle tematiche di genere, gruppi informali di donne, centri antiviolenza; scuole e rappresentanza scolastica; lavoratrici della Pubblica Amministrazione; lavoratrici: dipendenti, autonome, imprenditrici, Consigliera di parità provinciale e regionale, consulte femminili, assessorati competenti).

Infine, riguardo ai temi oggetto della partecipazione, questi si possono suddividere in due aree:

  1. i percorsi che hanno come oggetto le politiche di genere, che hanno rilevanza per garantire le pari opportunità tra i generi (ad esempio: genere e povertà, servizi a supporto delle famiglie e genitorialità, servizi rivolti alle donne, organizzazione del lavoro per consentire pari opportunità di accesso e di benessere organizzativo, conciliazione vita-lavoro; violenza di genere, discriminazioni)

In questi casi il progetto documenta la propria scelta con un’accurata analisi dell'oggetto del percorso partecipativo, con dati declinati per genere, al fine di comprendere punti di forza e criticità.

  1. oppure percorsi declinati e rilevanti in una prospettiva di genere

Il progetto, quindi, può anche non occuparsi di politiche di genere, ma utilizzare il criterio della prospettiva di genere per rafforzare e/o incentivare la partecipazione alle politiche pubbliche.

In questo caso il progetto è corredato da una riflessione, in un’ottica di genere, del tema oggetto della partecipazione, con dati che illustrano perché il tema è rilevante per i generi. Propone un’analisi preventiva per capire se l’oggetto della partecipazione porta una partecipazione selettiva per genere. Identifica l’oggetto e gli obiettivi del processo di partecipazione attraverso, consultazioni preliminari, indagini sui bisogni, percorsi di co-progettazione per motivare e condividere la scelta del tema con i portatori e le portatrici di interesse.

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