Una nuova legge sulla partecipazione
L'iter per l'approvazione della nuova legge sulla partecipazione si è concluso con la votazione del progetto di legge nella seduta d'Aula del 17 ottobre.
La nuova legge sulla partecipazione è stata approvata con il sì della maggioranza e l’astensione delle opposizioni.
Il progetto di legge, a prima firma Yuri Torri (Si) a cui si sono aggiunte le firme di Igor Taruffi (Si), Silvia Prodi (Misto-Mdp), Piergiovanni Alleva (L’Altra Emilia Romagna) e dei consiglieri regionali del Partito democratico Roberto Poli, Stefano Caliandro, Massimo Iotti, Luca Sabattini, Roberta Mori, Paolo Zoffoli e Luciana Serri punta a favorire la partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche e a rafforzare il senso di cittadinanza attiva, in particolare in occasione di scelte importanti e strategiche per un territorio.
Un percorso lungo e articolato, che ha consentito di aprire un confronto e raccogliere impressioni e consigli su come modificare e superare la legge 3 del 2010. Una nuova legge nata dopo incontri sul territorio, focus group, audizioni e il confronto con altre Regioni.
Nella legge di 23 articoli approvata in Aula ci sono diverse novità, a partire dal tipo di linguaggio da utilizzare per essere compresi anche da soggetti non qualificati, fino ai processi partecipativi in merito alla destinazione dei beni immobili confiscati alla mafia.
Sono stati accolti alcuni emendamenti presentati in Aula a firma congiunta del relatore di maggioranza, Yuri Torri e del relatore di minoranza Andrea Bertani.
Sono stati inoltre approvati due Ordini del giorno che impegnano la Giunta ad approvare il Bando 2018 entro il mese 2018 e a predisporre nel gennaio 2019 un bando tematico relativo all’”elaborazione di Regolamenti comunali o di norme statutarie che disciplinano le nuove forme di partecipazione dei cittadini.