Bando Futuro Prossimo
Si è chiuso l’iter del Bando Futuro Prossimo, volto a finanziare, attraverso i fondi del premio Engaged cities, progetti promossi da studenti per sviluppare attività sociali ed inclusive nei quartieri di Bologna.
In particolare, il bando, che ha visto la collaborazione del Comune di Bologna, Fondazione per l'Innovazione Urbana, Istituzione Biblioteche e Università di Bologna, è il primo progetto che si colloca all’interno del Patto per la Lettura, uno strumento che – attraverso la lettura e la conoscenza – ha l’obiettivo di generare nuovi incontri, scambi, sperimentazioni diffuse e la riscoperta/riattivazione di spazi e luoghi cittadini.
Sono ben 86 i progetti presentati e tutti di grande qualità, tanto che il Comune ha deciso di selezionarne ben 10, aggiungendo ai 6 premi previsti (uno per ogni quartiere), 4 premi speciali.
Tra i progetti vincitori una sala studio serale autogestita e autocostruita nel quartiere Savena, un laboratorio per la redazione condivisa di un vocabolario decoloniale, un progetto artistico (un “docu-musical”) realizzato da studenti e adolescenti tra la biblioteca e il centro sociale anziani Villa Bernaroli, un gruppo di lettura nel carcere Dozza, attività per dare voce e creare nuovi immaginari territoriali con comunità migranti, seconde generazioni e adolescenti del Pilastro.
La Fondazione per l’Innovazione Urbana ha comunque elaborato un interessante dossier volto ad analizzare la partecipazione generata dal percorso.
Tra le 86 proposte pervenute il 42,2% è stato presentato da gruppi informali di studenti, seguite a ruota 34,9% dal numero di proposte elaborate da singole associazioni.
I temi trattati hanno spaziato a 360 gradi, con particolare attenzione a: inclusione sociale, formazione, valorizzazione del territorio, attività ludico-ricreative.
Il quartiere con il più alto numero di elaborazioni: Porto-Saragozza.
La maggior parte dei progetti proposti prevedevano corsi/laboratori (53%), seguiti da rassegne di eventi (30,1%), dimostrando di aver colto perfettamente lo spirito del bando, atto alla riappropriazione e la fruizione continua degli spazi pubblici.
Pur essendo proposte di studenti, sorprendente anche il fatto che la maggioranza dei progetti (39,5%) riguardavano tutta la cittadinanza, anche se non mancano idee rivolte agli studenti del quartiere (22,2%) e attività rivolte trasversalmente a ragazzi e studenti della città (28,4%).
Ora il processo prevede una fase di co-progettazione, coordinata dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, finalizzata a rendere organico l’approccio di tutte azioni proposte e a favorire la condivisione di strumenti, informazioni e di reti territoriali.
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