Specie aliene invasive, una App per segnalarle

Quando la partecipazione aiuta l’ambiente

Zanzare tigre, pesci siluro, robinia e gamberi rossi della Luisiana, ormai è emergenza anche in Italia sulle invasioni di specie animali e vegetali aliene o IAS (Invasive Alien Species), ossia specie che si trovano al di fuori della propria area di origine in conseguenza di una azione diretta volontaria o accidentale da parte dell’uomo, con impatti gravi sull’eco sistema autoctono, e con conseguenze devastanti sotto il profilo economico e sanitario.

Per combattere questo fenomeno, cercando di limitare l’introduzione di specie aliene invasive e mitigarne gli impatti, è nato il progetto Life Asap, il cui fulcro strategico ruota intorno alla conoscenza e consapevolezza del problema da parte dei cittadini, puntando su una loro partecipazione attiva.

In particolare, tra le azioni previste, oltre alla formazione del personale di tutti i soggetti pubblici coinvolti nell’attuazione del Regolamento europeo sul contrasto alle IAS (EU 1143/2014), il progetto punta all’organizzazione e coordinamento di una “campagna di comunicazione per i cittadini con azioni mirate per le scuole, i visitatori dei parchi e i viaggiatori in transito negli aeroporti, attraverso eventi di citizen science, lo sviluppo e la diffusione di un edugame e di una Smart App, l’organizzazione di eventi e concorsi fotografici, l’allestimento di info-point presso gli aeroporti, l’utilizzo dei social media”.

A questo proposito segnaliamo che è già disponibile un’App, sia per dispositivi iOS che Android, che consente a tutti i cittadini di partecipare alla raccolta di segnalazioni di specie aliene invasive, diventando un “Alien ranger”, il cui uso è facilitato da un video tutorial dedicato.

I dati raccolti, una volta validati da esperti di settore, andranno ad arricchire i database nazionali ed internazionali fornendo informazioni preziose che saranno utilizzate per finalità scientifiche e gestionali.

Sono sempre di più i progetti legati all’ambiente, in cui cittadinanza attiva e tecnologia, diventano fattori essenziali per il raggiungimento di obiettivi strategici per contrastare inquinamento, cambiamenti climatici, depauperamento del territorio. Ricordiamo, che la stessa Agenda 2030 ha alla base delle sue azioni l'informazione e la responsabilizzazione dei cittadini, ma non mancano altre progettualità locali interessanti come, ad esempio, il progetto MONI.C.A. per il monitoraggio dell’area (Comune di Portici) e il progetto  MaDCrow (Marine Data Crowdsourcing) relativo al controllo della salute del mare (Trieste).

 

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