Open Government, pubblicato il 4° Piano d’azione nazionale

Fra le dieci sfide per il biennio 2019-2021 anche un portale nazionale della partecipazione

Migliorare i servizi e il rapporto di fiducia con cittadini e imprese seguendo i principi ispiratori dell’Open Government Partnership (OGP) – trasparenza, cittadinanza digitale, partecipazione dei cittadini e responsabilità – a cui il nostro Paese ha aderito dal 2011. Questo ciò che si propone il Piano d’azione strategico del Dipartimento della funzione pubblica, frutto di un percorso di confronto tra le amministrazioni e le organizzazioni dell’Open Government Forum, che riunisce rappresentanti della società civile, del mondo universitario, delle imprese e delle associazioni di tutela dei consumatori.  

Le novità  Accanto agli ambiti più consolidati dell’open government – dati aperti, trasparenza, servizi e competenze digitali – il Piano d’azione presenta nuovi interventi sulle politiche di consultazione, sulla compilazione del registro dei titolari effettivi e sulla regolamentazione dei portatori di interessi. Inoltre, in linea con l’avvio dell’OGP Gender Coalition internazionale sottoscritta anche dall’Italia, il IV Piano per l’Open Government si distingue per interventi sui temi della parità di genere e dell’inclusione sociale. In particolare, attraverso azioni che vertono sulla partecipazione delle donne e sulle tematiche di genere. Questo attraverso l’utilizzo dei dati aperti e del registro dei titolari effettivi di impresa, nonché con l’emanazione di due direttive dedicate alle pari opportunità e alle categorie protette nel pubblico impiego.  
Fra le novità anche l’introduzione della figura di ‘referente della società civile’. Si tratta dell’individuazione di un referente del mondo dell’associazionismo, uno per ognuna delle dieci azioni del Piano, il cui compito è massimizzare gli scambi tra amministrazioni e società civile nella fase di attuazione e monitoraggio del Piano stesso. 

Le dieci azioni  In discontinuità con il precedente documento strategico, che prevedeva ben quaranta azioni, l’attuale ne ha inserite dieci, così da concentrarsi su pochi impegni ma ancora più ambiziosi e significativi. Inoltre, questo ha consentito di coinvolgere più amministrazioni in ogni singola azione. 
Ecco le azioni previste: 

  1. Dati aperti  
  2. Trasparenza  
  3. Registro dei titolari effettivi 
  4. Supporto alla partecipazione  
  5. Regolamentazione dei portatori di interessi  
  6. Cultura dell’amministrazione aperta 
  7. Prevenzione della corruzione 
  8. Semplificazione, performance e pari opportunità 
  9. Servizi digitali 
  10. Cittadinanza e competenze digitali 

Un portale nazionale della partecipazione  Promuovere, presso le PA italiane, consultazioni pubbliche di qualità. Questo l’obiettivo della quarta azione prevista dal Piano, chiamata “Supporto alla partecipazione”. Un primo passo in questa direzione è rivolto ai cittadini con l’apertura di un portale dedicato che vorrà diventare il punto di accesso alle consultazioni realizzate dalle amministrazioniSi tratterà di un unico luogo a cui i cittadini che vogliono partecipare potranno far riferimento ed essere avvertiti sulle iniziative di consultazione mediante un sistema di news curate da un’apposita redazione. Inoltre, per garantire standard di qualità omogenei, saranno diffuse delle linee guida operative ispirate alle migliori pratiche internazionali. Il Piano prevede che le amministrazioni abbiano a disposizione software open source per le consultazioni, la creazione di un help desk dedicato e mirate attività di formazione per dipendenti pubblici. Un ulteriore passo a livello regionale – si legge nel documento  è quello di sviluppare il macro obiettivo “partecipazione”, inteso come passaggio dalla mera trasparenza alla partecipazione attiva della cittadinanza a livello locale. Si vuole quindi informare il cittadino sulle politiche pubbliche, con la messa a disposizione di piattaforme digitali dedicatein modo che possa co-partecipare alla loro definizione attraverso un punto di vista utile ad avviare un percorso virtuoso di pratica di confronto con l’amministrazione pubblica. L’unica strada per decisioni migliori e condivise. 

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ultima modifica 2019-07-29T09:41:32+02:00
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