Laboratori di cittadinanza

La Partecipazione riparte, nei quartieri di Reggio Emilia

Co-progettare la Reggio Emilia di domani e lavorare ad una città intesa come bene comune, più sostenibile e vicina ai bisogni dei cittadini. E’ questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale per valorizzare - attraverso i Laboratori e gli Accordi di quartiere - il protagonismo civico e l’impegno di cittadini, associazioni e attori dei territori nel collaborare attivamente alla progettazione, gestione e realizzazione di progetti e iniziative a beneficio di tutta la comunità.

Dal prossimo 30 novembre, riprendono in versione online le attività del progetto “QUA_Quartiere bene comune” con una nuova stagione di Laboratori di quartiere con iniziative strettamente connesse al territorio, per generare risposte ai bisogni delle persone e mettere in rete soggetti e risorse già presenti, anche alla luce delle nuove esigenze emerse con l’emergenza coronavirus.

Possono partecipare cittadini singoli, associazioni rappresentative di interessi che operino sia nei quartieri che a livello urbano, associazioni e società sportive, scuole, di ogni ordine e grado, parrocchie, enti ed organizzazioni diverse: insomma, chiunque abbia interesse su un tema, un problema da portare, una soluzione da proporre, una risorsa da condividere.

Si tratterà di vere e proprie “sfide territoriali”, a partire da una mappatura delle criticità e fragilità, punti di forza e opportunità dei servizi attivi.

In tal senso, questa nuova fase dei Laboratori di quartiere capitalizza i risultati del questionario “Reggio Emilia, come va?” promosso dall'Amministrazione comunale nell’aprile scorso per raccogliere informazioni legate agli aspetti della vita quotidiana e ai cambiamenti avvenuti a causa della pandemia e per ripensare le politiche locali a partire dai nuovi bisogni che l’emergenza ha evidenziato.

Tra le novità che caratterizzano questa nuova fase del progetto “QUA_Quartiere bene comune” troviamo la ridefinizione degli ambiti di intervento e la costruzione di nuove fasi del processo di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini, anche attraverso la ridefinizione in 8 macro aree di lavoro, per la costruzione di progetti più solidi e radicati sul territorio.

La partecipazione dei cittadini ai progetti collaborativi degli otto ambiti avverrà gradualmente, per fasi successive che prevedono diversi livelli di coinvolgimento della cittadinanza, dai focus group tematici al successivo percorso di co-design, con l’obiettivo di dare voce e spazio alle esigenze in modalità totalmente collaborativa.

La terza fase, a conclusione del processo, sarà dedicata alla sottoscrizione dell’Accordo di quartiere dove verrà chiesto a coloro che hanno partecipato alle fasi precedenti di farsi carico di realizzare, con il contributo del Comune, la concreta gestione dei progetti.

Il progetto, illustrato durante la Giornata della Partecipazione 2020, rappresenta la realizzazione di un modello di amministrazione condivisa e di città collaborativa, in quanto l’Accordo di quartiere si identifica come il contesto entro il quale amministrazioni, cittadini, associazioni, attività economiche e imprenditoriali, scuole, altri enti del territorio, sperimentano una metodologia di condivisione di tutto il progetto.

Approfondimenti

Per iscrizioni https://url.emr.it/ym811s2x

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ultima modifica 2020-11-25T12:01:43+01:00
Foto di Gennaro Leonardi da Pixabay
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