Reggio Emilia Smart City

Ancora più innovazione, inclusione, apertura e sostenibilità

Il Comune di Reggio Emilia ha aperto, fino al 30 aprile 2020, la possibilità ad enti pubblici e privati e altri soggetti del territorio provinciale, ad aderire al progetto Reggio Emilia  Smart City, un’articolata iniziativa finalizzata a sviluppare idee e proposte per il miglioramento dei servizi e della qualità della vita dei cittadini.  

Si tratta di un progetto partito nel 2017, con l’obiettivo di coinvolgere forze sociali e stakeholder territoriali, per creare un modello di governance della città più partecipato, inclusivo e soprattutto innovativo. 

Non solo percorsi per rendere i dati e le procedure dell’amministrazione più accessibili e trasparenti, ma un vero e proprio laboratorio per creare, grazie ad un utilizzo intelligente delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, nuovi servizi, azioni di resilienza e di miglioramento ambientale, proposte di inclusione sociale. 

Da un percorso partecipativo per la redazione del nuovo Piano Urbano di Mobilità sostenibile intrecciato con una campagna di sensibilizzazione sul contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, al progetto Coviolo wireless, già vincitore dell’European Broadband Award,  l’amministrazione comunale ha puntato soprattutto alla costruzione di una vera comunità, mettendo in sinergia le migliori risorse e competenze del territorio e riuscendo a coinvolgere numeri significativi di cittadini nei progetti elaborati, attraverso modalità di co-progettazione che hanno permesso alla città di vincere anche la SmartER Race 2019. 

Per fornire continuità alle iniziative già in campo, e con l’ambizione di svilupparne altre, il Comune ha deciso di dare una ciclicità alla possibilità di aderire al protocollo. A questa prima finestra temporale, infatti, ne seguirà un’altra dal 1 settembre alle ore 13.00 al 31 ottobre 2020 e poi nuove opportunità di adesione nell’anno 2021 (1marzo/30 aprile e 1 settembre/1 ottobre). 

A tutt’oggi i soggetti del territorio coinvolti sono 36.  

Gli enti giuridici pubblici o privati, le associazioni di promozione sociale, gli enti e gli organismi con finalità assistenziali, ordini professionali, associazioni e operanti sul territorio potranno manifestare la propria intenzione di aderire all’iniziativa, e contribuire così allo sviluppo di progetti finalizzati al miglioramento della qualità della vita cittadina, partendo dalla sottoscrizione  dei principi previsti dal protocollo. 

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