Che Costa Sarà? Molto più di un processo partecipativo
Quali sono i problemi che i cambiamenti climatici comportano per la nostra costa? Perché è importante avere una strategia comune per contrastarne gli effetti?
Cosa possono fare le istituzioni preposte e i cittadini per salvaguardare il proprio territorio?
Attraverso, la Piazza “Che Costa sarà?” stiamo provando a dare alcune risposte a queste domande, non solo rendendo pubblico il percorso partecipativo che sta permettendo la formazione condivisa con Comuni, province, altri Enti territoriali, Associazioni di categoria e ambientali, Enti di ricerca e Università e cittadini della fascia costiera del documento di “Strategia di Gestione Integrata per la Difesa e l’Adattamento della Costa ai cambiamenti climatici (GIDAC)”, ma cercando di spiegare, attraverso articoli, video ed interviste, i principali fenomeni che mettono a rischio il nostro territorio.
Il tema, infatti, non è un problema solo per gli addetti, perché l’innalzamento della temperatura, l’erosione delle nostre spiagge, la distruzione di habitat naturali e la perdita di biodiversità, sono un grave pericolo di cui anche i cittadini devono avere consapevolezza, contribuendo a ridimensionare e contrastare sia con comportamenti individuali/collettivi adeguati che con proposte.
Abbiamo pertanto ritenuto utile, oltre ad offrire la possibilità di partecipare al processo vero e proprio in ogni sua tappa, di iniziare la pubblicazione nella galleria multimediale di materiale informativo/divulgativo, piccole “pillole” per capire in maniera chiara e semplice i pericoli che corre la nostra costa e il ruolo di istituzioni e cittadini.
In particolare segnaliamo un servizio di Superquark "Il restringimento delle spiagge" sul fenomeno dell’erosione costiera, e una videointervista di Linea Blu a Christian Morolli, biologo della Regione Emilia-Romagna, su “Le spiagge di Rimini”, relativa a cosa significa la sabbia per il territorio (in termini naturalistici ed economici) e all’importanza della sua salvaguardia.
L’invito non è solo a vedere questi istruttivi materiali ma anche a diffonderli, per rendere patrimonio di tutti l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici con azioni sempre più integrate e partecipate.
Ricordiamo inoltre che il processo partecipativo “Che Costa sarà?, dopo lo svolgimento e termine della prima fase e la pubblicazione di tutti i contributi raccolti in un apposito Report, vedrà continuare nelle prossime settimane il lavoro di integrazione sulla bozza del documento di Strategia, sulla base delle priorità emerse nei workshop. Man mano che vi saranno aggiornamenti li renderemo disponibili sulla stessa Piazza per commenti ed ulteriori integrazioni.
Tutti i cittadini registrandosi sulla Piazza "Che Costa Sarà?", con il proprio SPID o profilo social, possono lasciare commenti e contributi alle news pubblicate. Eventuali proposte o idee più strutturate relativamente a report o sezione Documenti posso essere inviate all’e-mail adriaclim-partecipazione@futour.it.