Appuntamento al primo salone europeo sulla Blue economy
La Blue Economy è un innovativo modello di sviluppo economico basato su durabilità, rinnovabilità e riutilizzo, che punta a rivoluzionare le nostre attività produttive e ad azzerare le emissioni inquinanti.
Cuore della Blue Economy oceani, mare e coste che, grazie a ricerca e innovazione tecnologica, possono oggi offrire nuove soluzioni a diversi tipi di problemi quali la creazione di fonti energetiche non inquinanti, ma anche nuove opportunità di lavoro e di sviluppo sostenibile.
Di questo e di molto altro si parlerà a Ferrara, dal 6 all’ 8 marzo prossimo, all’interno di Sealogy, un grande evento fieristico dedicato al mare e alle sue numerose risorse, con un focus sul seafood e le eccellenze della filiera ittica.
L’evento, che punta a diventare un appuntamento nazionale per le economie del mare e un riferimento europeo per il settore, riunirà tutti i settori cardine della Blue economy: pesca e acquacoltura, turismo costiero e marittimo, biotecnologie ed energie rinnovabili marine, cantieristica e offshore.
Saranno inoltre presenti autorità locali, nazionali ed europee nonchè rappresentanti dei progetti di cooperazione transnazionale (Programma Adrion, Programma Italia-Croazia, Programma Med, ma anche il Programma Erasmus Plus e Horizon 2020), coinvolti in attività di promozione dei progetti e diffusione delle attività e dei risultati.
Il ricchissimo programma, oltre ad un’ampia area di stand espositivi, prevede infatti dimostrazioni, convegni, seminari e workshop su tematiche tecnologiche, ambientali, alimentari e produttive, cui si aggiungono momenti dedicati alle professioni blu (blue skills and jobs) ma anche aperitivi letterari e persino uno spettacolo teatrale a tema.
Vale la pena ricordare che nell'ambito della strategia "Crescita blu" (Blue Growth) la Comunità Europea ha intenzione di destinare 6,14 miliardi di euro nel bilancio UE 2021-2027 per rafforzare le politiche del settore e che, in un Paese come l’Italia, bagnato dal mare per circa l’80% dei suoi confini, la blue economy rappresenta un sistema produttivo molto rilevante e in forte crescita, come certificano le oltre 190.000 imprese (il 3,2% dell’ammontare nazionale).
In Emilia-Romagna, le imprese afferenti al settori sono circa 26.000 (9% del nazionale); 11.721 di queste (il 45%) hanno sede in una delle
province costiere e assorbono più di 54.000 addetti (il 40% del totale regionale).
In particolare la Regione Emilia-Romagna è stata capofila di diversi progetto Europei, caratterizzati da percorsi partecipativi particolarmente interessanti tra cui il Progetto Co-Evolve (a cui è stata dedicata una specifica Piazza) il Progetto Co-Evolve4BG e il Progetto Change We Care.
Le caratteristiche della Blue Econony - multidisciplinità e multistakeholder – favoriscono infatti un approccio partecipativo, perché i problemi ambientali non hanno confini, coinvolgono tutti e debbono trovare – per dare risultati significativi - soluzioni condivise e praticate da tutti.
Approfondimenti: