A Novi di Modena inaugurata piazza Primo Maggio

Ricostruzione post-sisma valorizzata da qualità e progettazione partecipata

Una piazza “diffusa e multifunzionale”, con spazi dedicati alla sosta, agli incontri e alla convivialità, al mercato, alle celebrazioni e agli eventi.

E’ stata inaugurata sabato 10 luglio la parte est della piazza Primo Maggio a Novi di Modena, dopo il terremoto che la distrusse nel 2012, con ingenti danni a edifici sia pubblici che privati.

L’intervento è avvenuto attraverso il Programma speciale d’area per la riqualificazione dei centri storici nei territori colpiti dal sisma, con un finanziamento regionale di 1 milione e 250 mila euro, su un costo totale di 1 milione e 473 mila euro.

Al taglio del nastro presente il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sindaco Enrico Diacci e il progettista dell’opera, l’architetto Claudio Zanirato.

Il progetto

L’intervento è stato concepito nell’ambito di un percorso di partecipazione “Fatti il Centro Tuo!” che l'Amministrazione comunale ha attivato per coinvolgere la comunità locale nella redazione del Piano della Ricostruzione, durante gli anni 2013/2014.

Il Progetto partecipativo, finanziato attraverso il Bando della Partecipazione 2013 (L.R. 3/2010), si è caratterizzato come vero e proprio Laboratorio Urbano: un’esperienza di dialogo e collaborazione tra cittadini e Amministrazione, articolata in attività come sopralluoghi, seminari, gruppi di lavoro tematici e assemblee, nell’ambito delle quali ascoltare esigenze e aspettative, raccogliere informazioni e dati, esprimere opinioni e idee, definire criteri e proposte.

Oltre un centinaio di cittadini impegnati in un confronto articolato per macro questioni: connettere e destinare, animare e custodire, abitare e convivere, quindi attivati gruppi di lavoro dedicati a temi circoscritti  (es: la scenografia delle piazze e il ruolo delle progettazioni dei privati) e poi il confronto con l’intera comunità e l’integrazione con progetti speciali che hanno sollecitato il protagonismo dei giovani nel ripristino e rivitalizzazione del centro storico (C’era una svolta, Spazi inFestati)

Il cantiere ha preso il via il 9 marzo 2020, tenendo conto delle suggestioni, i pensieri, le indicazioni, gli studi e le riflessioni emerse nel percorso partecipativo. L’amministrazione comunale, subentrata nel frattempo, ha infatti ritenuto che tutto il materiale prodotto fosse importante, facendosi carico di essere garante delle volontà emerse dai cittadini. 

Il costo della ristrutturazione della parte est della piazza è pari a circa 600mila euro, con una previsione di spesa finale per tutta l’area di 1.250.000 euro. Tali fondi provengono da stanziamenti regionali, dedicati alla riqualificazione dei centri storici nei territori colpiti dal sisma del 2012.

Ogni spazio, identificato da un differente arredo urbano, illuminazione e pavimentazione, è parte di una scenografia generale per assegnare una nuova anima all’area ricostruita dopo il sisma.  In particolare, la pavimentazione di quarzite arenaria, di diversi colori, facilita la lettura da parte dei cittadini dei suoi diversi utilizzi.

Ma più in generale, il progetto va aldilà della pavimentazione in porfido e dei nuovi arredi urbani. Comprende infatti anche il rifacimento delle reti dei sottoservizi idrici, elettrici e del gas, secondo le più moderne tecnologie e materiali.

Il progetto di riqualificazione dell’intera piazza prevede il completamento dei lavori di ristrutturazione, in particolare del Municipio, e l’intera ricostruzione di un edificio, in modo da consentire più spazio alle attività comuni.

Con il completamento dell’area ovest, la piazza si presenterà multifunzionale, dinamica, moderna ma soprattutto una piazza pronta a raccogliere la sfida lanciata nel percorso partecipativo: ricostruire il senso identitario della comunità. Eventi, attività, iniziative saranno fondamentali per poterla far rivivere come il cuore pulsante di una comunità attiva e rigenerata e, come auspicato dal sindaco, sperando che ogni cittadino riveda nel risultato, una parte delle proprie idee.

Ricordiamo infine, che il Comune di Novi è tuttora impegnato in ulteriori processi partecipativi ed, in particolare, fruitore di finanziamenti del Bando Partecipazione 2020, per la realizzazione del Progetto NOVI-TÀ a Teatro un’esperienza collettiva di co-progettazione per il riuso del Teatro Sociale e per una rivisitazione della sua identità.

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