Bando Rigenerazione Urbana 2021: online esiti e graduatoria

Grande successo per il bando regionale: quasi raddoppiati i 27 milioni di euro previsti inizialmente. Nuovi spazi di comunità, nuovi servizi e funzioni grazie al recupero di edifici pubblici dismessi

Biblioteche, luoghi per i giovani e centri per anziani, aree polivalenti e sportive. Ma anche per attività di culturali, sociali e assistenziali, oltre che strutture turistiche.

Nuovi spazi a disposizione della collettività e delle comunità locali, in cui ospitare nuovi servizi laddove prima sorgevano ex scuole, vecchie sedi comunali, depositi o magazzini: edifici pubblici, spesso parte importante dell’identità di un luogo, ma da tempo dismessi o non più in uso. Che ora rinascono a nuova vita senza ulteriore consumo di suolo.

Da Rimini a Piacenza, sono 80 gli interventi di rigenerazione urbana proposti dai Comuni con meno di 60mila abitanti e finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 47 milioni di euro. Contributi che grazie al cofinanziamento degli Enti locali genereranno sul territorio investimenti per oltre 75 milioni di euro.   

Un impegno importante da parte della Regione, che vista l’alta adesione dei Comuni al bando sui progetti di riqualificazione ha portato le risorse stanziate a 47 milioni di euro, dai 27 iniziali.

Interventi non limitati al solo recupero fisico dell’immobile, ma anche attenti alla sua effettiva capacità di generare nuove funzioni e ospitare nuove attività - anche attraverso forme di partecipazione e coprogettazione - e di relazionarsi in maniera ampia con il contesto e con gli spazi esterni come giardini, parcheggi, aree verdi. E che si tradurranno nella nascita di veri e propri spazi di comunità, e in nuove opportunità di valorizzazione del territorio.

Va infatti sottolineato che il coinvolgimento attivo dei cittadini nella costruzione di un progetto condiviso è stato un indirizzo sostanziale del nuovo bando, proprio perchè ridare nuova vita a edifici pubblici (o nella disponibilità pubblica) significa anche recuperare la storia e dell’identità di una comunità, con impatti molto più significativi e profondi del semplice riutilizzo di uno spazio. 

Tutto a partire dai comuni più piccoli, quelli con meno di 5mila abitanti, da quelli montani e delle aree interne, due fra le priorità del bando regionale uscito la scorsa estate e per le quali erano previste diverse forme di premialità.

Un obiettivo raggiunto visto che i primi, i comuni più piccoli, hanno ottenuto il 42% delle risorse disponibili e i secondi, quelli montani e delle aree interne, il 46%

 

Ricordiamo che la Regione, oltre agli investimenti previsti dal Bando, ha ritenuto opportuno scommettere anche su una metodologia di accompagnamento nel processo, attraverso l’organizzazione un ciclo di incontri ed uno sportello dedicato, con l’obiettivo di fornire indicazioni operative e facilitare la presentazione di proposte di qualità. 

 Viene dunque scritto un nuovo capitolo della legge regionale sull’urbanistica, legge che dal 2018 – anno della sua entrata in vigore - a oggi, ha permesso di assegnare contributi per oltre 90 milioni di euro a beneficio di circa 130 interventi di rigenerazione, riqualificazione, riuso del patrimonio edilizio esistente.

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