Metodologia del Planning Cell: tra deliberazione e collaborazione

Bando Partecipazione 2025: buone pratiche per progettare proposte sulla Linea B

Proseguiamo nella pubblicazione di esempi di processi deliberativi rappresentativi, affinché chi desidera partecipare alla linea di finanziamento dedicata (Linea B) del Bando Partecipazione 2025 possa trovare buone pratiche di ispirazione.    

Utilizzando metodologie solide, questi processi assicurano un'ampia inclusione e diversità di opinioni, grazie a una selezione eterogenea dei cittadini partecipanti. Inoltre, dedicano spazio e tempo all'approfondimento delle tematiche affrontate, favorendo così una partecipazione più consapevole e informata.  

Presentiamo il metodo del  Planning cell, che si basa sull’idea di coinvolgere i cittadini in modo diretto, rappresentativo e approfondito per trattare temi di pianificazione urbana e territoriale 

Si tratta di un modello ideato negli anni ’70 da Peter C. Dienel che prevede la costituzione di gruppi di circa 25 cittadini selezionati casualmente, che vengono coinvolti in sessioni di lavoro continuative, come ad esempio un fine settimana.   

Gli elementi distintivi di questo metodo sono: la selezione casuale dei partecipanti, il lavoro in gruppi molto piccoli, lo scambio informale a partire da contributi esperti che offrono l’opportunità di discutere in modo approfondito.  La metodologia mira a favorire un dialogo autentico, equo e non dominato da logiche di leadership, promuovendo così un’effettiva inclusione e legittimazione delle decisioni pubbliche.  

Diversi gruppi lavorano parallelamente sullo stesso argomento, supportati da un team competente che assicura il corretto svolgimento del processo. L’ultimo giorno è dedicato alla sintesi dei risultati e alla formulazione delle raccomandazioni finali, che saranno presentate ai decisori sotto forma di rapporto.  

Il metodo delle planning cell è stato ampiamente utilizzato in Germania e negli Stati Uniti. Nel 1982, il Ministero tedesco della ricerca e della tecnologia lo impiegò per esplorare le preferenze dei cittadini in tema di politica energetica, mentre nel 1992, il Ministero federale del servizio postale lo utilizzò per elaborare raccomandazioni sul futuro delle telecomunicazioni. Allo stesso modo, nel 1988, il dipartimento di protezione ambientale del New Jersey applicò questo metodo per regolamentare i fanghi di depurazione, dimostrando la versatilità e l'efficacia delle planning cell nel fornire soluzioni collaborative a questioni complesse.  

Per approfondire il modello collaborativo delle planning cell consultate il sito www.planungszelle.de/en/planning-cell/  

Se avete domande, non esitate a contattarci: bandopartecipazione@regione.emilia-romagna.it  

Approfondimenti:  

 
 

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina