Giornata della Partecipazione 2021: il valore insostituibile della condivisione al centro dei processi
Si è svolta il 15 settembre 2021, la Giornata della Partecipazione della Regione Emilia-Romagna, alla sua terza edizione, che ha visto la presenza di un pubblico numeroso: 103 persone al mattino e 38 al laboratorio pomeridiano, tutti collegati via Zoom.
Difficile sintetizzare i contenuti di una Giornata ricchissima di informazioni, emozioni e nuove idee.
Il successo dell’iniziativa è testimoniato dalla qualità e dalla vivacità degli interventi dei relatori del mattino, dall’originalità delle proposte emerse durante il laboratorio, dai ringraziamenti per il livello dell’iniziativa pervenuti in redazione.
Gli interventi della Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti e dell’Assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino Regione Emilia-Romagna, Paolo Calvano, sottolineando il buon impatto sui territori della Legge regionale sulla Partecipazione 15/2018, approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa, hanno entrambi ribadito la volontà della Regione Emilia-Romagna di sostenere, anche economicamente, sempre di più i molteplici processi partecipativi regionali, ai diversi livelli di intervento, con lo scopo di incrementare la qualità democratica, promuovere innovazione sociale e istituzionale, oltre a sostenere politiche pubbliche che possano incontrare ancora e meglio la cittadinanza.
Elly Schlein, Vicepresidente con delega alle relazioni internazionali e ai rapporti con l’Unione europea, ha successivamente posto l’attenzione sull’importanza che la UE superi la mera condivisione delle linee economiche, puntando a garantire i diritti dei cittadini europei, tra cui la possibilità per tutti di partecipare attivamente alle consultazioni e ai progetti europei. Un forte accento sui giovani.
Il dibattito, in tal direzione, ha dato spazio ai temi delle due consultazioni europee alle quali i cittadini europei saranno a breve chiamati ad esprimersi: la nuova legge europea sui dati e quella per prevenire e combattere nuove forme di violenza di genere.
Tutto si è svolto come da programma, con la preziosa incursione di Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, che ha riportato i principali temi del discorso della Presidente del Parlamento europeo Ursula von der Leyen.
Molto apprezzati sono stati gli interventi di: Sauro Angeletti, Coordinatore dell’Ufficio per l’innovazione amministrativa, lo sviluppo delle competenze e la comunicazione del Dipartimento della Funzione pubblica con un approfondimento sulla nuova piattaforma della partecipazione regionale, frutto di una collaborazione tra lo stesso Dipartimento e la Regione Emilia-Romagna; e dei relatori della Sezione Noi, una sola voce in Europa Stefania Fenati, Responsabile del Centro Europe Direct Emilia-Romagna che ha sostituito la consigliera Lia Montalti, Federico Milani, Vice capo unità per la politica dei dati e l’innovazione della Commissione europea, Elisabetta Lucertini, Area Diritto UE della Direzione generale dell’Assemblea legislativa, Maurizio Ricciardelli, Responsabile Servizio legislativo e aiuti di stato.
Leonardo Draghetti, Tecnico di garanzia della Partecipazione e Francesca Paron, Gabinetto del Presidente della Giunta, sono poi entrati nel vivo dei temi della Clausola valutativa della Legge regionale: in prospettiva, particolare attenzione ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, alle giovani generazioni e all’interculturalità.
Tanti i temi affrontati durante la mattinata: il necessario coinvolgimento dei giovani, degli invisibili e di tutti quelli che per diversi motivi non riescono ad avere accesso alla partecipazione, i diritti dei cittadini europei, il progetto RegHub 2.0 per il coinvolgimento dei cittadini sulle nuove leggi europee, la promozione di reti tra pari, l’uso di nuove piattaforme digitali, la partecipazione attiva per costruire insieme il futuro.
Il laboratorio del pomeriggio, i cui 38 partecipanti hanno lavorato prima in gruppi di lavoro tematici, condividendo poi le riflessioni in riunione plenaria, ha prodotto ottime indicazioni e proposte che, come hanno sottolineato Francesca Paron, Rossana Mengozzi e Sabrina Franceschini, curatrici della Clausola valutativa della legge regionale, sono un prezioso patrimonio e saranno tenute in conto per migliorare la legge e il nuovo bando.
Il dibattito si è focalizzato anche sul ruolo giocato dai funzionari pubblici a cui andrebbe riconosciuto il ruolo di attori della partecipazione e non solo quello di esecutori: la Comunità di Pratiche Partecipative della Regione Emilia-Romagna si sta dimostrando ancora una volta come un soggetto partecipativo maturo e propositivo.
Altre suggestioni emerse dal laboratorio: il coinvolgimento dei cittadini sin dalla fase decisionale del progetto, gemellaggi tra Enti, utilizzo dei giochi di ruolo per migliorare l’empatia nei confronti degli altri.
Il clima accogliente creato dai facilitatori di Pares, che hanno dedicato uno spazio per spiegare lo svolgimento dei lavori e l’uso delle interazioni permesse dalla piattaforma e dal board scelti per l’occasione, ha certamente contribuito a generare non solo uno spazio di ascolto attivo ma un dialogo costante e proficuo tra partecipanti e relatori.
Docenti universitari, assessori, amministratori, dirigenti e funzionari delle pubbliche amministrazioni, esperti, liberi professionisti si sono messi pienamente in gioco, coronando la riuscita dell’incontro con la produzione di un patrimonio di idee condiviso.
Parte delle relazioni presentate sono già presenti nel portale alla sezione dedicata, mentre le videoregistrazioni degli interventi e il materiale elaborato nei gruppi di lavoro sarà presto disponibile, nonché oggetto di specifica news e di uno numero speciale della nostra Newsletter, a cui vi invitiamo ad iscrivervi.
Invitiamo la Comunità di pratiche a fare commenti e dare suggerimenti.