Consultazione dell’UE sull’adeguatezza della Direttiva Quadro Acque e della Direttiva sulle alluvioni

Fino al 12 Marzo 2019 è possibile partecipare al questionario online

La Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) è lo strumento normativo elaborato dall’Unione Europea con l’obiettivo generale di garantire la protezione, la tutela e la valorizzazione delle proprie risorse idriche, nonché di assicurarne il buono stato entro il 2015.  

Questo provvedimento si attua principalmente attraverso l’adozione – da parte degli Stati membri – dei Piani di Gestione dei bacini idrografici. Tali Piani vengono sottoposti, ogni 6 anni, a riesame e aggiornamento e, infine, comunicati alla Commissione europea, in seguito a una consultazione pubblica.  

La Direttiva Quadro Acque, dunque, prescrive di informare la popolazione, nonché di coinvolgerla, in modo prettamente partecipativo, nell’elaborazione delle politiche riguardanti i corpi idrici. Inoltre, la Direttiva, insieme a quelle da essa “derivate” (ovverosia: la Direttiva sulla protezione delle acque sotterranee e la Direttiva riguardante gli Standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque), persegue, tra le altre finalità specifiche, l’integrazione delle prospettive economiche e di quelle ecologiche nell’ambito di ciò che riguarda, appunto, la gestione delle acque.  

La “Consultazione pubblica a sostegno del controllo dell’adeguatezza della Direttiva Quadro sulle Acque e delle Direttive ad essa associate”, è stata indetta dall’UE poiché la Direttiva stessa dà disposizione di valutare la propria efficacia in funzione dei suoi obiettivi, entro la fine del 2019. 

La Direttiva relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni non prevede tale obbligo ma, essendo allineata con la Direttiva anzidetta, è stata presa in considerazione all’interno di questa procedura di valutazione.  

L’Unione Europea invita, perciò, ogni cittadino e l’insieme degli stakeholder a partecipare, entro il 12 Marzo 2019, alla “Consultazione”. Essa è volta a raccogliere pareri, commenti, osservazioni sul modo in cui queste due diverse Direttive, e le loro interazioni, hanno contribuito a migliorare, da un lato, l’uso sostenibile dell’acqua e lo stato di salute idrica e, dall’altro, a minimizzare il rischio di alluvioni in tutta l’UE. Si vuole, insomma, comprendere se il vigente quadro normativo sia adatto allo scopo.  

Il questionario ha una prima parte rivolta al “pubblico generale”, che contiene domande che non richiedono una conoscenza approfondita della legislazione e della politica europea in merito al patrimonio idrico. La seconda è invece destinata agli esperti e contiene domande più dettagliate e tecniche. Ciascuno può scegliere se rispondere a tutte le domande o soltanto a una parte di esse. Chi fosse impossibilitato a formulare le proprie risposte online può farlo inviando una mail al seguente indirizzo: Lourdes.ALVARELLOS@ec.europa.eu. 

Tutte le risposte saranno esaminate e i risultati verranno inclusi nell’analisi di controllo, in merito all’adeguatezza della Direttiva Quadro sulle Acque e di quelle a essa collegata nonché della Direttiva Alluvioni. Una sintesi dei risultati sarà pubblicata nella sezione: “Better regulation: guidelines and toolbox del Sito della Commissione Europea. 

Concludiamo ricordando che la Regione Emilia-Romagna, tra il 2014 e il 2015, ha realizzato applicando i principi della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE e della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE, due processi partecipativi tra loro complementari: “SEINONDA” (di cui forniamo la Biografia), concernente la costruzione del Piano di Gestione del rischio di alluvioni, eAcqua in bocca: parliamo di acqua”. 

Approfondimenti: 

 

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ultima modifica 2019-02-22T15:58:30+01:00
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