Centro Alberto Manzi
“La promozione e la diffusione di una cultura dell'infanzia e dell'adolescenza finalizzata al riconoscimento dei bambini e delle bambine come soggetti titolari di diritti, a partire dal diritto alla salute, alle relazioni sociali, allo studio, al gioco, allo sport” è uno dei principi ispiratori dello Statuto della RER (art. 6, comma 1, lett e).
La Legge regionale 28 luglio 2008 n. 14 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni” declina e sviluppa tale principio “Con la presente legge la Regione riconosce i bambini, gli adolescenti e i giovani come soggetti di autonomi diritti e come risorsa fondamentale ed essenziale della comunità regionale. Persegue l'armonia tra le politiche relative alle varie età per assicurare a tutti risposte adeguate ai vari bisogni, in un'ottica di continuità e di coerenza” (art. 1 comma 1). Ed inoltre per perseguire la “…la partecipazione e il miglioramento della qualità della vita dei minori nei contesti urbani, nei centri abitati e nei luoghi di relazione” (art.10, comma 1), la Regione “a) valorizza le attività di informazione, formazione, scambio di buone prassi e aggiornamento del personale…, coinvolgendo le istituzioni scolastiche e il terzo settore, per favorire la diffusione di pratiche coerenti con il rispetto dei diritti dei bambini e degli adolescenti e con la promozione attiva di strumenti di partecipazione”; b) promuove la pratica del gioco quale strumento educativo che favorisce la relazione attiva, l'aggregazione tra persone, l'integrazione, il rispetto reciproco e delle cose, la sperimentazione delle regole e la gestione dei conflitti”… (cfr art.10 comma 2).
L’Assemblea legislativa promuove da tempo iniziative volte a diffondere la cultura della pace e dell’integrazione sociale e multiculturale, della tolleranza e del rispetto dei diritti umani, in particolare tra i giovani; è inoltre attivamente impegnata, in stretto rapporto con le scuole, a realizzare percorsi per l’educazione alla cittadinanza consapevole e attiva.
Alberto Manzi è stato una delle personalità più originali della pedagogia italiana contemporanea, insignito di premi e riconoscimenti internazionali, divenuto popolare grazie alla trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”, in onda tra il 1960 e il 1968. Autore di una ricchissima produzione di libri per ragazzi che vanno dai testi scolastici alla narrativa, dall’educazione scientifica alla raccolta di fiabe, è stato una importante figura di innovatore, impegnato in prima persona anche nel sociale, si è battuto per la cultura della libertà e della solidarietà, dell’avversione per ogni forma di violenza e per il razzismo, del rapporto fra l’uomo e il proprio ambiente: temi che sono al centro delle opere del Manzi scrittore.
La signora Sonia Boni, vedova Manzi donò nel 1999 al Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna i materiali che costituivano l’archivio del marito, da utilizzare come documentazione di studio per dare continuità alla ricerca educativa e didattica del marito.
Con un primo protocollo d’intesa nel 2000 (DGR 620/2000), tra il Dipartimento di Scienze dell’Educazione, l’Assemblea legislativa, la Giunta regionale e la Rai si definì di istituire Centro studi intitolato ad Alberto Manzi, con l'obiettivo di conservarne e valorizzarne l’archivio presso la sede dell’Assemblea legislativa. (DGR 620/2000 e deliberazioni Ufficio di Presidenza Assemblea legislativa n. 7 dell’11/1/2000 e n. 56 del 28/3/2000)
Nel 2007, nel primo decennale della scomparsa di Alberto Manzi, tale protocollo fu rinnovato ed ampliato (DGR 1914/2007 e deliberazione Ufficio di Presidenza n. 211 del 26 settembre 2007).
Rientrano, tra gli obiettivi del protocollo d’intesa, le attività volte a:
- raccogliere in un unico luogo, denominato “Centro Alberto Manzi” tutto il materiale documentale e archivistico appartenuto o realizzato dallo stesso Maestro;
- arricchire l’archivio con la raccolta delle nuove pubblicazioni di materiali editoriali o audiovisivi della sua vasta produzione e di studi sulla sua opera o a questa ispirati;
- promuovere iniziative culturali e di formazione, rivolte in particolare a insegnanti, educatori, operatori culturali, o di carattere divulgativo;
- promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, iniziative su tematiche che riguardano la comunicazione educativa e la media-education.
Infine, con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa n. 14 del 18 febbraio 2016, è stato rinnovato l’Accordo di collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna per il mantenimento dell’Archivio presso l’Assemblea legislativa e per promuovere e realizzare congiuntamente attività e progetti educativi e formativi rivolti a insegnanti, studenti ed educatori.
Con la stessa deliberazione l’area “Centro Alberto Manzi” è stata inserita tra le aree di attività della Direzione generale dell’Assemblea legislativa alla quale sono assegnate le seguenti competenze: gestione dell’Archivio Alberto Manzi e attività ad essa collegata e i progetti per la messa in valore dei contenuti dell’Archivio.
Approfondimenti:
- Il sito del Centro Alberto Manzi