I risultati delle consultazioni europee svolte nel 2022
Nel corso del 2022, in attuazione degli indirizzi contenuti nella Risoluzione n. 3328 approvata nella Sessione europea 2021 e dell’art. 3 ter della legge regionale n. 16/2008, sulla piattaforma Partecipazioni sono state attivate due consultazioni pubbliche al fine di raccogliere contributi utili per la definizione della posizione della Regione Emilia-Romagna da presentare al Governo per la formazione del diritto europeo.
Le proposte individuate sono le seguenti:
- Il Data act è uno dei principali interventi per la realizzazione della Strategia europea dei dati adottata a febbraio 2020. Obiettivo generale del Data act è quello di eliminare gli ostacoli all'accesso ai dati per gli operatori pubblici e privati e liberare il valore dei dati generati dagli oggetti connessi a Internet in Europa. Sarà – quando entrerà in vigore - uno strumento fondamentale che sosterrà lo sviluppo di un’economia digitale europea forte a vantaggio dei consumatori e delle imprese, ma anche delle istituzioni che potranno essere più efficienti e tempestive nel dare risposte ai cittadini, soprattutto nei casi di emergenza in cui l’uso e l’interpretazione dei dati facilita il processo decisionale, come ci ha insegnato la pandemia del Covid-19.
La consultazione si è svolta dal 4 aprile al 1° maggio 2022 e il 22 giugno in prima Commissione è stata approvata la risoluzione contenente le osservazioni della Regione Emilia-Romagna.
Su Partecipazioni è disponibile la nota tecnica che illustra la proposta e l’analisi dei contributi.
- La proposta di direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica ha l'obiettivo di riunire in un unico strumento le misure previste dal diritto europeo al fine di stabilire norme minime comuni a tutti gli stati membri e garantire un livello minimo di protezione alle vittime di violenza, sia online che offline, per prevenire gli episodi di violenza, rafforzare la protezione delle vittime e dei testimoni e punire i trasgressori. Purtroppo, la violenza contro le donne e la violenza domestica continuano ad essere diffuse in tutta l'Unione europea oltre che nel resto del mondo. Ciò costituisce una violazione dei diritti umani. Purtroppo, durante la pandemia a causa del distanziamento sociale e delle restrizioni alla circolazione donne e bambini sono rimaste “intrappolati” a casa con i loro aggressori ed è stato registrato un aumento del numero delle denunce e delle richieste di aiuto. Con questa iniziativa l’Unione europea, sebbene abbia avuto un ruolo preminente nella protezione delle vittime di reato e sia stata pioniera nella protezione delle donne vittime di violenza, vuole oggi dare una risposta concreta a questo triste fenomeno, attraverso uno strumento unitario che si occupi sia del diritto sostanziale che processuale del fenomeno della violenza maschile sulle donne.
La consultazione si è svolta dal 14 giugno al 10 luglio 2022 e nella prima seduta utile di ottobre è previsto il confronto Commissione per l’approvazione della risoluzione. Su Partecipazioni è già disponibile la nota tecnica che riporta, dopo una breve illustrazione del contesto europeo e regionale, un'analisi dell'articolato della proposta di direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica e l'analisi dei contributi ricevuti.
Per entrambe le consultazioni sono stati individuati i seguenti destinatari:
- Rete europea regionale, soggetto previsto dalla LR 16/2008, che comprende i firmatari del Patto per il lavoro e per il clima e le Unioni dei Comuni dell'Emilia-Romagna
- Associazioni iscritte all’Albo generale dell'Assemblea legislativa ai sensi dell’art. 19 dello Statuto
- altre associazioni e organizzazioni del Terzo settore del territorio
In particolare, la Rete europea regionale è stata istituita a novembre del 2019 e formalizzata il 15 febbraio 2021. La rete europea regionale è stata creata avendo a riferimento il patto per lavoro e per il clima sottoscritto dalla presidenza della giunta regionale a fine 2020 che traduce sul nostro territorio gli obiettivi strategici che riguardano la transizione verde e digitale e la Coesione sociale e che si allinea agli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU.
Così come il patto per il lavoro e per il clima, anche la Rete quindi è anzitutto una scelta di metodo per promuovere la partecipazione e coinvolgere gli stakeholder qualificati, cioè enti locali territoriali quindi comuni province e unioni dei comuni, i rappresentanti delle categorie economiche e i sindacati, istituzioni, atenei , nelle operazioni di formazione e attuazione delle politiche e del diritto della UE al fine di raccogliere i loro contributi e le loro idee sulle iniziative europee di interesse regionale che concorreranno alla definizione della posizione della RER che, a sua volta, concorrerà alla definizione della posizione del Governo italiano.
A livello politico il coordinamento della Rete è effettuato da una cabina di regia composta dai Presidenti di Giunta e Assemblea, o loro delegati, e a livello tecnico da un gruppo di lavoro composto da funzionari di Giunta e Assemblea.
Approfondimenti:
- La piattaforma PartecipAzioni
- Data Act
- La nota tecnica
- Violenza di genere e domestica
- La nota tecnica